La notizia sta facendo il giro del web. Si tornerà a ballare sotto la ‘Piramide’ di vetro del Cocoricò, tempio della musica riccionese noto in tutta Europa e chiuso – negli scorsi mesi – in seguito al fallimento della società che lo aveva in gestione. Come riporta l’edizione riminese de ‘il Resto del Carlino’ e come confermato dall’Ansa nelle scorse ore i proprietari dell’immobile e il patron di una delle discoteche storiche della Riviera romagnola, l”Altromondo Studios’, hanno siglato un accordo, della durata di otto anni, per la gestione del ‘Cocco’ che ora è pronto a rinascere e a aprire una nuova stagione.
Tuttaivia il marchio e il logo non sono stati ancora acquisiti. “Ma faremo di tutto per mantenere il nome del Cocoricò “, spiega Enorico Galli. “Le opere di riqualificazione saranno importanti, il Cocco rimarrà il tempio dell’elettronica ma con i nuovi interventi potremo aumentare l’offerta musicale e degli eventi che ospiteremo“, ha spiegato sempre Galli.
Le opere di riqualificazione, anche alla luce del degrado che affligge sia la Piramide che la zona circostante, dovrebbe essere piuttosto impattante, e in particolare, pare che l’obiettivo sia quello di allargare a 3.500 persone il numero di capienza massima del locale.
Soddisfatta perlomeno per adesso la Tosi. “Io, così, come l’amministrazione che rappresento, non ho mai demonizzato la movida. Semplicemente credo che i giovani debbano divertirsi nei luoghi e nei locali consoni. Credo che chi vuole scommettere su Riccione a livello imprenditoriale debba farlo rispettando i parametri di sicurezza e rispettando i pagamenti delle tasse. Ho incontrato informalmente il nuovo gestore credo ci siano giusti presupposti per fare bene, ribadisco che io non sono contro le discoteche“, ha spiegato la sindaca, in particolare, ai microfoni di Teleromagna.