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Riccione, Pullè: “Una linea divide il nostro pensiero da quello di Bonaccini”

C’è una sottile linea rossa che divide – e dividerà sempre – il nostro pensiero politico da quello del Signor Bonaccini” esordisce un comunicato di Andrea Bedina, capogruppo Lega; Pier Giorgio Ricci, capogruppo Forza Italia; Fabrizio Pulle’, capogruppo Noi Riccionesi e Sara Majolino, capogruppo della Lista Civica Renata. 

Potremmo semplicemente citare le idee di Benedetto Croce (che, al pari di pensatori alla Karl Popper, è oggi considerato – prosegue il comunicato – come uno dei più eminenti teorici del liberalismo europeo e, nel contempo, come un forte oppositore di ogni totalitarismo); Croce ha infatti sempre insistito sul rapporto dialettico tra libertà e autorità, anche in nome di una libertà ontologica (e razionalistica) degli individui, rifuggendo concetti quali la coazione o la costrizione.

Ecco, noi ci sentiamo totalmente affini ai pensatori liberali di inizio ’900”.

Noi lotteremo sempre affinché un cittadino possa decidere e liberamente scegliere come meglio costruire la propria vita e sviluppare le proprie scelte, senza l’imposizione dello Stato. E questo, soprattutto, in relazione alle scelte di vita e, in particolare, per quanto di interesse in questo post, in relazione alle scelte educative.

Il supremo principio di libertà lo trasliamo anche in relazione alla recente querelle “sugli asili nido”.

Noi non siamo contro gli asili nido. 

Non lo siamo mai stati, e mai lo saremo”, prosegue la nota.

L’asilo nido è un servizio che deve essere garantito ed anche magari implementato, ma sempre in una ottica di libera scelta dei genitori.

Sono i genitori che, in base ai propri credo, alle proprie idee, alle proprie convinzioni, debbono  essere messi in grado di scegliere tra la possibilità di affidare il proprio bimbo ad un nido, oppure quella di tenerlo a casa. In entrambi i casi, aiutando i genitori, anche economicamente, verso l’una o verso l’altra scelta.

Noi siamo per la Libertà di scelta quindi, per la fascia di età 0-3 anni.

Il PD, invece, statalista e dirigista da sempre, vuole obbligare i genitori a mandare al nido i bimbi 0-3 anni,  sottraendo ai genitori la possibilità di scelta.

Loro pensano che lo Stato debba sostituirsi ai genitori; 

noi pensiamo che lo Stato debba solo aiutare i genitori se questi propendono per la scelta del nido.

Purtroppo questa è la cultura di sinistra.

Oggi sui nidi, domani su tanti altri argomenti: controllare, indottrinare, soffocare ogni scelta individuale in favore del controllo statale.

Ecco perché diciamo che “dobbiamo liberare l’Emilia Romagna”: dobbiamo rendere la nostra terra libera, i nostri cittadini liberi di decidere; non è più il tempo di essere sudditi di un partito dirigista, statalista e, lasciatecele dire, oggi, anche molto logoro.

Loro, impongono; noi, invece, lasciamo libertà di decidere.

Questa è la differenza tra essere liberali e libertari, o essere piddini.

Per noi, un uomo può definirsi libero – conclude la nota – solo nel momento in cui è libero di scegliere ciò che ritiene più giusto, e nessuno può ritenersi libero se è obbligato ad essere come gli altri”.

Andrea Bedina – Capogruppo Lega

Pier Giorgio Ricci – Capogruppo Forza Italia

Fabrizio Pulle’ – Capogruppo Noi Riccionesi

Sara Majolino – Capogruppo Lista Civica Renata

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