In questi giorni al Centro Velico Città di Riccione, asd operante sulla spiaggia 24, sono in corso le prove in mare di UniBoAT, avveniristico progetto di nautica green.
“Dopo mesi di ricerca e sviluppo, siamo giunti finalmente a testare il nostro prototipo sul mare di Riccione” spiegano i partecipanti.
Il progetto UniBoAT (acronimo di UniBo Argonauts Team) dell’Università di Bologna è nato ad ottobre del 2019, con l’obiettivo di sviluppare un sistema di propulsione a zero emissioni per un catamarano monoposto. Il traguardo è la partecipazione all’evento Monaco Solar and Energy Boat Challenge, una competizione internazionale che si terrà fra il 6 e il 10 luglio presso lo Yacht Club de Monaco, a Montecarlo.
Il progetto è partito da un’iniziativa del Magnifico Rettore Francesco Ubertini, che da tempo promuove i progetti cosiddetti “learning by doing”, ritenendoli di fondamentale importanza per la formazione degli studenti dell’Alma Mater. L’Ateneo ha dunque finanziato l’avvio dell’iniziativa, che è stata presa in carico dal professor Nicolò Cavina del Dipartimento di Ingegneria Industriale, il quale ha coinvolto dottorandi e studenti di UniBo, mettendo insieme una squadra che da subito si è dimostrata molto affiatata.
Fra gli scopi principali dell’attività c’è quello di sviluppare soluzioni costruttive e tecnologiche che abbiano un ridotto impatto ambientale, sia diretto, in termini di annullamento delle emissioni inquinanti, che indiretto, attraverso l’uso di materiali ecocompatibili, del riciclo e della gestione del ciclo di vita. La maggior parte della barca, dalla batteria al sistema di controllo fino al cockpit, è stata progettata e costruita dagli studenti, supervisionati dai dottorandi Guido Scocozza e Saverio Ottaviano, rispettivamente Team Leader e Direttore Tecnico del progetto.
L’energia a bordo è fornita da un pacco batteria prototipale e da una cella a combustibile alimentata ad idrogeno. Tre pannelli fotovoltaici ad alta efficienza offrono un contributo aggiuntivo all’energia disponibile durante la gara. L’intera elettronica di potenza è stata sviluppata “in casa”, implementando soluzioni e componenti che massimizzano l’efficienza di conversione energetica. Una sofisticata logica di controllo gestisce i flussi energetici che alimentano il motore elettrico (anch’esso modificato per aumentarne le prestazioni), adattandosi in modo intelligente alle diverse tipologie di gara previste. In tale ambito, è stata fondamentale la collaborazione con Alma Automotive, spin-off dell’Ateneo di Bologna e principale sponsor industriale del progetto.
La struttura è realizzata in larga parte con materiale riciclato: per il cockpit, è stato riutilizzato il vecchio telaio di una vettura da corsa monoposto, opportunamente alleggerito a valle di studi approfonditi di resistenza strutturale. Come carene sono stati utilizzati dei laminati in carbonio, realizzati grazie al supporto di Carb2Life, spin-off dell’Università di Bologna che lavora sulla produzione di componenti in fibra di carbonio a partire da pezzi di scarto, che normalmente andrebbero smaltiti.
Nelle prossime settimane, gli studenti del Team UniBoAT svolgeranno le prime prove in mare aperto dell’imbarcazione, che è stata battezzata Futura, anche sulla scia di una delle più belle canzoni del grande cantautore bolognese Lucio Dalla. La campagna di prove sperimentali è resa possibile grazie alla gentile ospitalità del Centro Velico Città di Riccione, che insieme al Comune di Riccione ha offerto al Team tutto il supporto necessario per svolgere i test in totale comfort e sicurezza.
Ecco i video delle prove in corso: