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Riccione, porto: operativo da Primavera Seabin. Il “mangiaplastica”

Arriva, al porto, Seabin, il cestino che aspira plastica dal mare.

Sarà un investimento a costo zero per il Comune di Riccione e operativo a primavera.

Con il dispositivo Seabin, dispositivo mangia plastica che verrà collocato al porto e immerso nell’acqua, sarà possibile recuperare oltre 500 kg di rifiuti plastici galleggianti all’anno, comprese le microplastiche di diametro fino a 2 mm. L’amministrazione ha approvato lo schema di contratto di collaborazione, mediante comodato gratuito, con “Lifegate Consulting and Media spa” per avviare il progetto denominato “Lifegate Plasticless” e l’obiettivo di contribuire alla pulizia delle acque del porto.

Il Seabin è dotato di una pompa che aspira e butta fuori acqua, creando un effetto di decompressione all’entrata del cestello, può lavorare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e raccogliere anche microplastiche e microfibre invisibili all’occhio umano, senza intralciare le attività portuali.

Abbiamo aderito a questo progetto – afferma l’assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi – per la sua connotazione ambientale legato ai temi della sostenibilità, del contrasto all’inquinamento e della sensibilizzazione a stili di vita improntati sul rispetto

della qualità dell’acqua e dell’aria. Un’azione che stiamo portando avanti su più fronti.

Educare al rispetto del mare è una strada condivisa con le associazioni legate al mondo della nautica in ogni sua sfaccettatura. Interesseremo anche le scuole, già coinvolte nelle scorse settimane ad iniziative legate all’apprendimento della storia e delle tradizioni marinare, con progetti specifici che hanno coinvolto pescatori, operatori delle associazioni e la stessa pescheria portuale”.

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