Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Pd di Riccione
Alcune precisazioni dovute e utili a ristabilire il piano della verità
Non comprendiamo l’invito del sindaco a sedersi attorno al tavolo per esaminare le proposte che alla scadenza del bando arriveranno.
Lo farà, come previsto dalla legge regionale e richiamato nella nostra mozione, il consiglio comunale nell’ambito dei ruoli e delle competenze ad esso attribuito.dalla legge regionale stessa.
Quindi lo faremo insieme e non per rispondere ad un assurdo appello del sindaco ma perché previsto dalla legge.
Al sindaco, assessore all’urbanistica e all’edilizia privata, richiediamo invece ancora una volta, di non porre paletti alla presentazione delle manifestazioni di interesse che dovranno essere presentate entro il 24 maggio prossimo.
Perché qui, chi ha cavillato e creato confusione è solo la giunta comunale che ha ristretto le possibilità di presentazione delle manifestazioni di interesse richiamando nella delibera e nel bando, al punto n.4, la presentazione di “proposte di accordo operativo”.
Per fare una proposta di accordo operativo occorre avere investito non poche risorse e svolto lunghe attività di progettazione.
Non tutti saranno pronti nei tre mesi di apertura del bando. Ed è per questo, che così come prescritto dalla legge regionale, riteniamo debba essere sufficiente la presentazione di una manifestazione di interesse.
A mettere i paletti è proprio lei sindaco.
Che ha deliberato un atto non chiaro, confuso e suscettibile di ricorsi da parte dei privati interessati.
Siamo dalla parte degli imprenditori e soprattutto dalla parte della città che ha un grande bisogno di ripartire.
Infatti non le abbiamo chiesto il ritiro della delibera ma semplicemente di garantire pari opportunità a tutti gli interessati.
Oltre che di avere un atto formalmente corretto.
Per questo abbiamo chiesto un parere tecnico alla regione.