La presa di posizione del Partito Democratico di Riccione sulla possibilità di aprire le attività, sulle necessarie prescrizioni e sul ritardo amministrativo da parte del Comune.
“Con la delibera regionale di ieri, pare si sia finalmente consentito alle aziende di produzione di servizi di potersi recare nelle proprie attività a svolgere i lavori di manutenzione ordinaria propedeutici alla fase di riapertura. Salvo delibere sindacali di diverso orientamento”, dice un comunicato del Partito Democratico di Riccione.
“I nostri operatori – prosegue la nota del PD – avranno così la possibilità di ristabilire un poco di normalità seppur in un ambito di grandi incertezze sulle prescrizioni con cui si potrà riaprire.
Questa progressione nelle attività propedeutiche alle riaperture ci dovrà portare alla data del 4 maggio avendo già avviato il motore. Ma è certo che per rispondere alla richiesta del distanziamento sociale le attività e gli esercizi pubblici dovranno poter contare sull’ampliamento degli spazi verso l’esterno”.
La proposta di Confcommercio, arrivata da Alfredo Rastelli, ci trova assolutamente concordi e disponibili alla collaborazione con loro sui tavoli politici comunali, provinciali e regionali che interverranno con proposte di regolamentazione nell’ambito dei protocolli che si dovranno rispettare.
Ci preoccupa però la situazione di stallo del comune di Riccione nella predisposizione degli atti amministrativi funzionali alla realizzazione dei “dehors”, delle “piazze esterne” e alla possibilità di poter organizzare la cucina all’esterno modello “street food”, come da richiesta degli operatori.
“Lo avevamo già segnalato la settimana scorsa – continua la presa di posizione del Partito Democratico – rilevando la necessità di occuparsi di questa questione, e sollecitando il dirigente Foschi. Perché quella proposta da Rastelli è l’unica via per permettere agli esercizi pubblici di mantenere vantaggiosa l’ipotesi della riapertura in prescrizione Covid.
Certo questo è un dibattito che avrebbe dovuto svilupparsi già da tempo e che incide significativamente sulla necessità di cambiamento della nostra offerta turistica; ma se prima era importante adesso è addirittura vitale.
Non c’è tempo da perdere. Eppure l’attività amministrativa a Riccione è ferma.
Siamo l’unico comune della provincia di Rimini – conclude il PD riccionese – a non aver svolto nessun consiglio comunale nel 2020. Un comune come sempre più concentrato sugli annunci che sui fatti”.