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Riccione. Il Pd chiede le dimissione dell’assessore Elena Raffaelli

La segreteria del Pd di Riccione in un comunicato stampa chiede le dimissione dell’assessore alla polizia municipale e sicurezza

“La situazione già di per sé insostenibile sta sfuggendo di mano. La spirale degenerativa in cui la nostra città sta precipitando deve essere fermata – e dev’essere fermata dall’organo preposto a tale scopo: L’assessore con delega alla polizia municipale e alla sicurezza pubblica, Elena Raffaelli.

Il caso di cui stiamo parlando, l’acceso attacco verbale ed intimidatorio ad una edicolante di viale Ceccarini, rea di aver offerto un mandarino a un giovane ragazzo di colore, da parte dell’agente della polizia municipale Corbelli, svoltasi all’interno delle sue funzioni, sta assumendo contorni non solo foschi, ma violenti e prevaricatori.
Il buon marinaio sa che il pesce puzza dalla testa. E di questo dovrebbe essere consapevole anche una bagnina d’esperienza come Elena Raffaelli, assessore catapultata alla Camera dei deputati che non intende rinunciare alla carica comunale. Con questi risultati.
Il fiero corpo di polizia municipale, dimostratosi negli anni sempre attento e pronto ad ogni evenienza e a cui non manchiamo di mandare i nostri rispetti, sta smantellandosi sotto la mancanza di coordinazione a cui dovrebbe essere preposto proprio la signora Raffaelli. Dovrebbe.

Raffaelli svolge in maniera incompleta, finanche danneggiante, il suo lavoro da quando è in carica (vedasi foto in cui si scusa per la sua assenza dagli uffici pubblici per svolgere la sua mansione imprenditoriale), e ci chiediamo ora come possa essere contemporaneamente bagnina, assessore e deputata. La risposta è implicita nella domanda: male. Con un danno di immagine, ma ancor peggio, con una danno umano incalcolabile. Prima dimostrandosi una Cristiana senza spirito, poi una amministratrice pessima, danneggiando un inerme giovane e attaccando una imprenditrice riccionese, tramite il distintivo di una testa calda al servizio del corpo di polizia municipale.

Il comandante Marullo fa orecchie da mercante e non si assume la responsabilità di un pericoloso (poiché dotato di distintivo e arma) individuo a suo servizio e la Raffaelli non proferisce parola sperando che tutto si risolva in una bolla di sapone.
Dov’è la millantata sicurezza paventata dalla Raffaelli? Sicurezza significa intimidire ed attaccare una riccionese? Sicurezza significa esasperare la fame di un cittadino del mondo? Significa, forse, alzare i toni contro le persone sbagliate e non assumersene la responsabilità?
Tutte queste domande necessitano di una risposta forte e chiara, una presa di posizione netta dalla quale l’amministrazione nella sua interezza non può esimersi.

Pertanto, viste le premesse, l’incapacità, la sovrabbondanza di impegni, chiediamo le dimissioni dell’assessore Raffaelli con effetto immediato. E lo facciamo a nome della città e della comunità intera, per garantire il regolare svolgimento delle funzioni di sicurezza e di presidio.
Non potranno essere 1.500 euro in più di stipendio mensile ad impedire che ciò avvenga. Perché in fondo, dice un proverbio siberiano, solo un folle vuole più di quanto il cuore non possa tenere.”

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