Pubblichiamo il programma della Lista Patto Civico per Riccione (presentato ieri unitamente alla lista dei candidati) che ha come candidato sindaco Carlo Conti.
Chi siamo
Siamo persone che hanno abbandonato vecchie etichette e pregiudizi per unirsi per Riccione. Tutti si sono divisi noi abbiamo unito storie ed esperienze su una nuova visione per il futuro, una idea di Città.
Ci vogliamo lasciare alle spalle i fallimenti del Pd e dell’amministrazione Tosi che hanno sfibrato la città, l’hanno incattivita.
I Veleni, la paura dell’avversario che diventa nemico, le ritorsioni e le vendette hanno preso il sopravvento sul confronto delle idee.
Patto Civico con Carlo Conti nasce per riappacificare la città, darle serenità e slancio.
Perché solo così le persone migliori tornano in campo per mettere a disposizione di tutti le proprie energie.
Siamo lavoratori, imprenditori, professionisti, artigiani, i talenti che si esprimono nel lavoro pubblico e privato, persone di buona volontà e impegnate nel volontariato e nel sociale.
Le energie delle quali Riccione ha bisogno per risorgere.
La comunità
Risorgimento morale.
Il Trc ha ferito la città e ha frantumato il senso di appartenenza ad una comunità che era sostanzialmente coesa pur nelle diversità culturali e sociali.
Ha cambiato i connotati fisici, con i muri che sostituiscono gli alberi. Ha prodotto paure, senso di impotenza, per una scelta incomprensibile e inutile.
Ha rotto il rapporto fra amministrazione e comunità con il rifiuto del referendum.
I riccionesi si sono sentiti impotenti e molti delusi dal vecchio partito della città, il Pd, hanno scelto come sindaco la Tosi che aveva promesso di fermare il Trc.
Non è avvenuto!
Ha tradito Riccione!
Non ci è riuscita perché si è isolata e la vecchia amministrazione ha lavorato solo per avere il peggiore Trc possibile a eterna memoria del Pd. Come se non fosse necessario fare altro durante tutto il mandato.
Un vuoto progettuale e d’idee incredibile. E nel vuoto vincono i veleni e le invettive.
Carlo Conti e Patto Civico mettono in cima al proprio progetto la ricostruzione del senso di comunità, il coinvolgimento attivo dei cittadini sulle scelte. Un risorgimento morale.
Le consulte degli anziani per la memoria e il decoro urbano.
Le consulte dei giovani e delle scuole per costruire ponti con il futuro.
I forum per le grandi opere.
I Tutor per le imprese.
Largo uso dell’istituto del referendum sui temi strategici.
Il Vigile di prossimità amico delle famiglie e delle imprese, testimone di un’amministrazione che accoglie e non punisce solo.
Per tutto questo Conti sindaco istituirà l’assessorato alla Partecipazione attiva.
Riccione tutto l’anno
La grande Riccione.
Riccione deve essere riprogettata.
Immaginiamo una città attiva tutto l’anno.
La stagione balneare è sempre più corta e il turismo congressuale e fieristico è lontano dal rappresentare una valida compensazione.
Così abbiamo basse marginalità delle imprese e bassissimi investimenti, prodotti turistici che si svalutano. Mercati di riferimento poco più che di prossimità. A Riccione non ci sono più stranieri. Anche i migliori alberghi hanno ospiti con una provenienza che non va oltre un raggio di 300 km.
La ricostruzione si deve basare sulla riconcettualizzazione del turismo in chiave On Demand e sulla nascita di grandi imprese turistiche e alberghiere.
Molte tipologie di prodotti e offerte per una moltitudine di ospiti. Su misura, On demand.
Un modello di turismo originale e autoctono, fondato sul Loisir e sulle relazioni, sulla capacità di far incontrare le persone e di riflettere i loro desideri.
Una capacità nuova e rinnovata di dare forma ai sogni e alla voglia di stare insieme.
Un nuovo laboratorio delle tendenze.
Mare, spiaggia, benessere, cultura, divertimento, cucina, storia, sport, entroterra.
Come il blues, c’è dentro tutto!
Riccione deve essere riprogettata e pensata tutto l’anno su alcuni assi strategici:
Giorno-Notte; Estate-Inverno; Mare-Entroterra.
Il GIORNO deve essere vivibile e frizzante, i processi di riqualificazione e di rigenerazione ne saranno il giusto alimento.
La battaglia contro i nostri mostri, come TRC e colonie e le aree degradate: zona porto, Piazza Unità, alberghi storici.
Saranno i simboli della ricostruzione di un nuovo senso di comunità, i luoghi che uniscono tutti gli assi della progettazione futura.
LA NOTTE non deve più far paura.
Al tempo della mucillagine la notte salvò il giorno.
Spegnere la notte significa perdere il giorno.
Senza musica e senza notte Riccione non è più Riccione.
Ma la notte non deve essere rumore, disordine, sballo.
La differenza è nella qualità che produce equilibrio.
La notte deve essere il luogo dell’innovazione, delle tendenze, della moda, della musica, tutta la musica.
Non esistono la musica nobile e quella meno nobile dello sballo.
Esiste la musica di qualità.
Conti Sindaco progetterà Riccione come fulcro di una DANCE VALLEY, la tradizione, il classico, le nuove tendenze.
Riccione come CITTÀ TEATRO.
Il Palazzo dei Congressi diventerà il Palazzo degli Eventi, la mecca della Dance Valley.
Ogni luogo un palcoscenico, le piazze, le strade, i locali, le spiagge.
Amministrazione pro impresa
Le imprese, i professionisti, i talenti che si esprimono nel lavoro pubblico e privato sono la risorsa principale di Riccione.
Riccione è diventata grande quando non ha frenato queste energie.
Chi progetta e investe non è uno speculatore, ma un benefattore. Rende più ricca la città. E offre opportunità a tutti.
L’amministrazione comunale da almeno 15 anni frena tutto. Esercita il potere del non si può fare. E per questo le spiagge, gli alberghi, i negozi, le strade, le periferie, il porto devono essere stimolati a innovare.
Alla lunga crisi economica si è aggiunta la crisi di una politica riccionese diventata piccola piccola. Non c’è confronto di idee, un progetto, una visione. La politica è solo veti, divisioni, esercizio arrogante del potere.
Con Carlo Conti sindaco l’Amministrazione sarà Pro Impresa.
Dal ‘non si può fare al si può fare’.
Chi vorrà investire avrà un TUTOR che lo accompagnerà dentro i percorsi amministrativi con un tempo stabilito per dare ogni risposta.
Scaduto il tempo dovrà rispondere al Sindaco o all’Assessore.
Occorre ribaltare il rapporto fra pubblico e privato. Oggi è solo il soggetto privato che deve dar conto al pubblico dei suoi comportamenti, con noi anche l’Amministrazione dovrà dare risposte motivate in tempi certi.
Per questo istituiremo la figura dell’Assessore all’impresa.
Rigenerazione urbana
Per far rinascere la città bisogna abbattere i suoi mostri.
Il degrado di alcune zone periferiche, alberghi storici diventati ruderi, strade come viale Dante illuminate al centro e spente nella parte più estrema, il Porto, grandi piazze utilizzate solo come parcheggio e non come centri vitali per la comunità, il Trc, le colonie.
Entro i primi 100 giorni di attività la nuova Amministrazione dovrà indire una grande conferenza pubblica per condividere strategia e proposte certe per la fine dell’era dei mostri.
Sono necessarie risorse pubbliche e per questo bisogna uscire dall’isolamento verso Bologna e Roma dell’ultima Amministrazione.
Ma ci vogliono soprattutto coraggio progettuale e norme locali e nazionali che favoriscano gli investimenti, per avere più sviluppo e maggiore qualità urbana. Sarà predisposto un piano con un capo progetto per favorire gli investimento locali e internazionali.
La qualità urbana a Riccione difficilmente si può avere espandendo il territorio.
È necessario costruire sul costruito.
Per farlo occorrono cambiamenti concettuali e fattuali radicali, oltre al cambio di mentalità politica e burocratica dell’Amministrazione.
Alcune proposte immediate:
Diffonderemo la Cultura della riqualificazione mettendo al centro della trasformazione della città il Progetto Urbano (pubblico e privato) attraverso dibattiti, workshops, conferenze, tavole rotonde e soprattutto Laboratori Stabili di Ricerca; una novità per Riccione che tende invece a realizzare Eventi temporanei di poca durata , incapaci di radicarsi nella coscienza collettiva;
Introdurremo la figura dell’Urban Manager, ruolo ponte tra i progettisti dell’opera e la struttura amministrativa che ha l’obiettivo di verificare il percorso tecnico progettuale e amministrativo per giungere in tempi certi alla realizzazione dell’opera;
Apporteremo una revisione alla normativa edilizia sullo stato di fatto rivedendo il RUE al fine di rimuovere gli ostacoli che bloccano la riqualificazione seguendo le esperienze di successo.
Rivedremo i vincoli degli usi e delle superfici e modificheremo i limiti dimensionali oggi imposti a determinate destinazioni d’uso.
Ognuno deve essere libero nella propria azienda e nella propria casa di poter cambiare secondo le evoluzioni del mercato. Naturalmente noi vogliamo promuovere la nascita di nuove imprese e di imprese più grandi e moderne, non la rendita immobiliare. Tutte le semplificazioni saranno pro impresa.
Alcuni interventi strategici:
Ripensare e riprogettare radicalmente viale Ceccarini come nuova boutique di Riccione (da realizzare entro la prossima legislatura).
Riqualificare l’area del Porto che deve diventare la cartolina di Riccione.
Nuovo Piano del Traffico e della Mobilità ancora più urgente dopo lo scempio del TRC.
Realizzare il Parco dello Sport attraverso il collegamento della zona degli impianti sportivi, il Parco Cicchetti, il Parco della Resistenza e il Porto. Restituire Playhall alla città.
Rigenerare e bonificare le Colonie nell’ambito di un piano di risanamento urbanistico e ambientale e della progettazione del ‘mare d’inverno’.
Piazza Unità, da semplice parcheggio a nuova grande piazza e centro di aggregazione e luogo d’identità cittadina. Mantenimento ed evoluzione del mercato ampliandolo verso viale Ceccarini e viale Diaz.
Area San Lorenzo: realizzare della Circonvallazione di viale Veneto e completamento organico di viale San Lorenzo con viale Piemonte e ripristino del Centro di Buon Vicinato.
Area Fontanelle: realizzazione di Strada Panoramica nella zona collinare da via Sardegna a via Tre Baci sino a viale Puglia. Riqualificazione del sottovia della Statale (altezza Chiesa Stella Maris).
Mettere a norma antisismica di tutte le scuole di Riccione dagli asili alle superiori.
Il mare e la spiaggia – estate e inverno
Il mare deve ritrovare bellezza e trasparenza.
Abbiamo visto negli ultimi anni che è possibile.
Conti Sindaco costruirà un Piano delle acque per ridare ai riccionesi e agli ospiti mare e spiagge più belle.
Bisogna bloccare gli scarichi abusivi nei fiumi e in mare.
La spiaggia deve essere vissuta tutto l’anno.
Il mare tutto l’anno è il terreno della progettazione del nostro futuro.
Che affonda le radici nella nostra tradizione.
Il mare e la spiaggia come spazio terapeutico.
Oggi bisogna pensarli tutto l’anno. Anche le Terme devono giocare un ruolo importante.
E tutto deve stare insieme, il giorno, la notte, il riposo, lo sport, il divertimento, la musica, lo shopping, il teatro, il cinema. Come il Blues.
L’entroterra, la storia, il cibo
E’ l’altro grande terreno di progettazione.
Qui bisogna immaginare una GRANDE RICCIONE.
Una città che abbraccia Misano e Coriano e che si propone nella sua varietà e ricchezza.
Un’asse di sviluppo nuovo che mette insieme mare e agricoltura, densità urbana e grandi spazi verdi, modernità e tradizione.
Riccione vicina
Riccione e la Riviera sono fra i più grandi distretti turistici d’Europa e fra questi fra i più difficili da raggiungere.
L’isolamento politico di questi anni non ha accorciato le distanze.
Velleitario pensare di risolvere la questione aeroporto da soli, così come quella della stazione e dei treni.
Sui trasporti e la logistica è necessario essere promotori e parte attiva di una grande alleanza del Medio Adriatico. Per un confronto con le Regioni interessate, il Governo, le Ferrovie dello Stato.
Con le grandi trasformazioni del mercato turistico, con i grandi tour operatori in crisi, se non sei raggiungibile non esisti.
Questo è il tempo delle grandi alleanze e non dell’isolamento nel quale ci ha portato la Tosi.
TRC
Il Trc merita un piccolo capitolo a parte.
Ha un padre che l’ha voluto e ancora non si rende conto del danno fatto, il PD, e una madre il sindaco Tosi che rifiutando ogni dialogo ha fatto di tutto per renderlo più brutto a eterna memoria dell’errore commesso. Ci ha rimesso Riccione.
Non raggiungerà mai 5 milioni di passeggeri e c’è il rischio che possa rappresentare un peso economico per il bilancio del Comune difficile da sostenere.
Comunque adesso c’è e una forza politica responsabile deve operare per trovare soluzioni.
Il sindaco Tosi ha fatto promesse che sapeva di non poter mantenere. Soprattutto chiudendosi a ogni dialogo con Rimini e Bologna.
Il governo nazionale non era più nelle condizioni tecniche e giuridiche per intervenire senza un cambiamento di strategia del soggetto attuatore, dei Comuni e della Regione.
La nostra promessa è costruita sulla ragionevolezza.
Occorre riprendere un dialogo con Rimini e Bologna per ottenere risorse, mitigare fortemente l’impatto ambientale ed estetico e, per quanto possibile, integrarlo nel tessuto urbano.
Rendiamo le fermate snodi di relazione urbana tra mare e città e aree in grado di ospitare nuovi servizi per i riccionesi e per gli ospiti.