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Riccione, Patto Civico Oltre: “Sui campeggi non è stato fatto nulla”

Una nota del gruppo consiliare Patto Civico Oltre che ripercorre le vicende legate ai campeggi di Riccione dello scorso anno e che, potrebbero ripetersi anche in questa stagione:

“In occasione di uno dei primi consigli del 2017, con all’ordine del giorno le linee di mandato della nuova legislatura, il gruppo consiliare di Patto Civico Riccione Oltre aveva dato la sua piena disponibilità a collaborare con l’amministrazione al fine di affrontare la delicata questione dei campeggi, tema che era scoppiato in piena stagione turistica, dopo il cambio di proprietà, allorquando era stata disposta la chiusura, la riapertura parziale, ed erano in corso serrate indagini della Guardia di Finanza.

Risulta che per i condoni richiesti siano stati notificati gli atti di preavviso di rigetto, per mancanza dei necessari pareri della Sovrintendenza e per l’incompatibilità tra quanto chiesto coi condoni e lo stato di fatto.

Risulta che gli atti siano stati inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini.

Ci sembrava doveroso fare questo tipo di apertura, data l’enorme importanza che rivestono i campeggi a Riccione, sia in termine di presenze turistiche, non solo per dette strutture in sé, ma anche per l’indotto di quell’area di Riccione: spiaggia, ristoranti, bar, esercizi commerciali, che fondano grandemente la loro economia sui fruitori dei campeggi, posto che in quella zona non vi sono moltissime strutture alberghiere; allo stesso modo la nostra disponibilità era dovuta anche ai progetti ed agli investimenti che la nuova proprietà aveva paventato, ed alle fiorenti ricadute a livello occupazionale lavorativo che ciò avrebbe determinato.

Essendo le problematiche di origine urbanistica ed edilizia, ci aspettavamo quindi che l’amministrazione ci tenesse al corrente delle iniziative assunte anche presso enti sovraordinati (Provincia, Regione il cui coinvolgimento per metter mano agli strumenti urbanistici era obbligatorio) e ci proponesse quindi un percorso amministrativo per risolvere l’importante questione.

Ci attendevamo la convocazione delle commissioni competenti, in tempi stretti ed a ritmo serrato per arrivare il prima possibile a discutere e deliberare in Consiglio Comunale.

In quella sede consiliare, il Capogruppo di Patto Civico Riccione Oltre, Carlo Conti, già in settembre chiese lumi al Sindaco Tosi, che in campagna elettorale – e sulla stampa anche dopo esser stata eletta – aveva garantito che la situazione si sarebbe sbloccata appunto in settembre. La risposta del Sindaco fu che entro la fine dell’anno tutto sarebbe stato risolto.

A dicembre, sempre in Consiglio Comunale, Conti chiese nuovamente al Sindaco di rappresentare lo stato dell’arte relativamente ai campeggi,

dato che dopo settembre era arrivata anche la fine dell’anno. Il Sindaco rispose che era imminente lo sblocco, che erano previsti incontri risolutivi nell’immediato, e che a gennaio avremmo saputo tutto. Il Sindaco assicurò altresì che non vi era la necessità di variare gli strumenti urbanistici, che si sarebbe svolto il tutto nell’ambito della competenza dei vari uffici comunali, e che lei stessa si faceva garante verso la proprietà e verso la città del buon esito dell’operazione.

Non neghiamo che – pur non avendo visto uno straccio di progetto e di road map amministrativa da parte della Giunta e del Sindaco – nutrivamo serie perplessità sulla fattibilità dell’intervento in mancanza di modifiche agli strumenti urbanistici, e che le risposte del Sindaco peccavano di faciloneria; ma perché non dare credito a ciò che la più alta carica istituzionale cittadina ci aveva garantito, nella sede a ciò deputata è cioè nel consesso del Consiglio Comunale?

Purtroppo, dopo settembre, dicembre e gennaio, siamo arrivati ad aprile e nulla ci è stato illustrato, nessuna condivisione ci è stata concessa, e nessun progetto concreto appare imminente.

Anzi.

Abbiamo appreso dalla stampa locale che la Polizia Municipale di Riccione si è recata di recente (siamo ad aprile) a verificare lo stato di fatto all’interno delle aree interessate ed ha rilevato l’esistenza di ampliamenti non autorizzati che pregiudicano l’apertura dei campeggi alla pubblica utenza.

La proprietà si è giustamente difesa dicendo che lo stato di fatto è il medesimo che esisteva quando ha acquistato, quindi anche lo stesso dell’estate 2017, l’estate delle chiusure per ritiro della licenza.

Ma allora che percorso amministrativo ha seguito il sindaco che si era fatto garante, se la situazione è ancora così complicata?

Quali provvedimenti urbanistico/edilizi ha approvato l’amministrazione per garantire che le strutture interne – che erano state accertate già l’anno scorso come “non conformi” (in poche parole: abusive) – possano esser corrette e legittimate, per garantire la proprietà, i dipendenti, i turisti e più in generale gli operatori turistici e l’economia cittadina?

Lo chiediamo a gran voce e con molta apprensione dopo aver letto gli articoli di stampa e stante l’avvicinarsi della stagione turistica. Sindaco Tosi, pendiamo dalle sue labbra.

E con noi la città intera. Non ci racconti ancora una volta una favola senza lieto fine”.

Patto Civico Riccione Oltre

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