- Un anno fa veniva lanciata l’idea da parte dell’amministrazione comunale di fare approdare le navi della Costa Crociere a Riccione (ovviamente con ancora al largo). Già allora il Pd aveva, con il suo capogruppo in consiglio comunale, Sabrina Vescovi aveva posto dubbi di carattere ambientale e commerciale sull’iniziativa. Scriveva Sabrina Vescovi ad aprile 2018:
“Ammesso e non concesso che sia vero che Costa Crociere stia valutando una fermata a Riccione, mi piacerebbe fare una riflessione su questa sciagurata idea.
Una nave da crociera che scarica migliaia di persone per mezza giornata mette in crisi il sistema ambientale ed economico della città.
Rifiuti che aumentano, carenza di servizi igienici, inquinamento del tratto di mare in prossimità della costa causato dall’andirivieni di natanti a motore, spese enormi per mantenere il porto libero dalle sabbie ecc…. il tutto per un’economia mordi e fuggi che chiederà lavoratori da assumere per poche ore e un giorno alla settimana.
Una cultura turistica del mordi e fuggi che stimolerà solo esercizi pubblici come bar, ristoranti (pochi perché è noto a tutti che gli ospiti delle crociere mangiano dalla mattina alla sera), pizzerie e gelaterie.
Una città da “consumare in fretta” rubandogli anche la quiete che i turisti “stanziali” cercano quando vengono in vacanza da noi. Quelli che scelgono la versione di “Riccione il tuo star bene”.
E senza pagare la tassa di soggiorno.”
Ora il Pd, in qualche moda ci ritorna sull’argomento, ma con ironia. Sulla pagina Fb dei consiglieri comunali del Pd:
“A Riccione la giunta vuole portare le navi da crociera Costa. Per i crocieristi di tutto il mondo è pronta una nuova magnifica esperienza. 🧜♀️🧜♂️
CAMMINARE SULLE ACQUE😂
Scenderanno a due miglia e arriveranno a piedi. Se non fosse che la Tosi ha già speso soldi per le consulenze di Finproject potremmo anche scherzarci sopra.
Ma non è così.”
Nella foto il segretario del Pd Alberto Arcangeli che misura la profondità dell’acqua