“Per ora si tratta di schermaglie di confine – scrive in una nota il Partito Democratico di Riccione – ma ci vuole poco a immaginare ciò che accadrà in futuro in ordine all’aeroporto di Romagna 1 e 2.
Ne abbiamo già avuto un assaggio in passato quando, lasciando fare al campanilismo travestito da mercato, il risultato sono state le macerie di qui e di là. E a essere penalizzato l’intero sistema socioeconomico del più grande bacino turistico d’Italia.
Domanda: la politica può intervenire nel campo del libero mercato? È un grande tema.
Non si tratta di invadere. Ma di capire, valutare le minacce si!
E se è in gioco l’interesse pubblico – continua il comunicato del Partito Democratico – assolutamente va fatto; la politica le istituzioni devono intervenire.
Tanto più se, nel caso in questione, è proprio la componente pubblica a dovere autorizzare l’attività degli scali italiani. Le concessioni sono pubbliche.
E’ ora che chi ha le leve, la Regione in primis, capitalizzi il grande lavoro che ha fatto e sta facendo anche sul turismo affrontando di petto, senza timidezze, la questione aeroporti.
Possono convivere le piste di Rimini e Forlì in nome delle vocazioni?
Se si, serve capire quali e come.
Il rischio è che i due scali, in competizione, sovrappongano le rotte disponibili.
Con il rischio che nessuno dei due aeroporti possa garantire la sostenibilità economico finanziaria.
E se si permette un rilievo oggettivo, è il secondo aeroporto aperto, che è andato sulle rotte di quello già in attività.
Il centrosinistra in regione, e in Romagna, negli ultimi 10 anni ha costantemente sostenuto la necessità di politiche di area vasta sui servizi primari. Adesso deve fare lo stesso, perché l’aeroporto è un tema strategico.
Da tempo via Aldo Moro lavora per mettere mano – prosegue la nota del PD riccionese – alla rete aeroportuale regionale: un grande lavoro sul quale occorre chiarire dubbi e minacce.
Non significa dire dei no ma non significa neanche dire dei sì a tutti.
Se la strada maestra è quella delle vocazioni, allora la si percorra fino in fondo.
In ultimo una nota di colore: ai tempi belli, quando cioè il centrosinistra governava praticamente in quasi tutti i Comuni della Romagna, il centrodestra si indignava contro Forlì o contro Bologna per la concorrenza portata al ‘Fellini’.
Ora la iper campanilista Tosi, sindaca di Riccione, e la parlamentare leghista Raffaelli, pare addirittura – conclude la nota del Partito Democratico – siano contente della concorrenza portata dalla ex nemica Forlì, ora passata in mani amiche e cioè leghiste.
A proposito di coerenza. E d’interessi del territorio a prescindere dalle casacche politiche”.