I risultati di uno studio sull’habitat marino dell’Adriatico e la sperimentazione del sistema innovativo di barriere per la difesa della costa. Sono i temi affrontati oggi in occasione del convegno sulla protezione e restauro dell’habitat marino costiero, dal titolo “Il mare di Riccione. Tecniche sperimentali per il ripristino degli ecosistemi costieri e la difesa della costa”.
Il convegno che ha visto la partecipazione di esperti del settore è organizzato dall’associazione Blennius dedita alla salvaguardia dell’ambiente marino e del territorio costiero, che da anni promuove iniziative volte a far conoscere i tesori del mare, a tutelare e a monitorare la costa e la fauna marina, collaborando con enti pubblici e privati.
Il convegno promosso dall’Associazione Blennius è stato aperto alle 9.45 dal saluto dell’Assessore all’Ambiente Christian Andruccioli e dalla Comandante della Capitaneria di Porto della Provincia di Rimini, Giorgia Capozzella.
A seguire una serie di interventi quali: Cambiamenti climatici e Impatti umani sugli ecosistemi costieri del Mar Adriatico a cura di Cinzia Corinaldesi dell’Università Politecnica delle Marche; Restauro ecologico: casi di studio e nuove soluzioni per il ripristino di ecosistemi marini degradati a cura di Silvia Bianchelli (Università Politecnica delle Marche); La vita microscopica sulle Wmesh a cura della di Giorgia Palladino, PostDoc, Università degli Studi di Bologna; La vita microscopica oltre le Wmesh a cura di Marco Candela, Università degli Studi di Bologna; Progetto di massimo prolungamento barriera a cura di Christian Andruccioli.
Modera Christian Morolli, Servizio regionale difesa del suolo, della costa e bonifica.
Durante la giornata è stata allestita una mostra fotografica e proiettato il documentario sulla barriera a cura di Renato Santi, fotografo e videomaker.