Dopo un mese dalla “caduta” politica dell’ex sindaco Tosi i giochi per le candidature a sindaco si sono conclusi.
Ai tre attuali poli della politica italiana (centro destra, centro sinistra e 5 Stelle) a Riccione si è aggiunto il quarto polo dei fuoriusciti dal centro destra e Pd.
A questo punto è possibile fare un primo bilancio dello scacchiere politico riccionese. Se rileggiamo ciò che è successo in questo ultimo mese si scoprono aspetti interessanti.
L’ex sindaco Renata Tosi, dopo il tradimento politico di una parte della sua maggioranza sembrava “cotta e condita”. Invece no. Nel giro di una settimana ha rimesso in piedi la coalizione di centro destra (la stessa che aveva vinto le elezioni) togliendosi il fardello di tutti gli oppositori interni.
Luciano Tirincanti, il vero artefice della caduta della Tosi, a dispetto dei suoi proclami è stato scaricato da Forza Italia con due comunicati del coordinatore regionale Palmizio.
Il Pd ha fatto tesoro della sconfitta elettorale del 2014 ed ha trovato in pochi giorni unità politica sulle alleanze e unità sul candidato sindaco senza fare le primarie.
L’On Pizzolante pensava di ripetere l’esperienza di Patto Civico a Rimini. Il Patto era pronto: Tirincanti, Oltre di Ubaldi, Unione Civica e Terzo Pierani. Aveva ricevuto garanzie da Rimini e Bologna che sarebbe andata in porto l’alleanza con il Pd. Invece No. Porte chiuse dal Pd e anche da esponenti di Oltre. L’On Pizzolante che impone alleati e candidato a sindaco, fino a chiedere “un passo indietro” a quello del maggior partito con cui ci si vuole alleare, perché ago della bilancia sarebbe stata un’operazione da prima repubblica. Quindi che potrebbe magari tornare buona nel parlamento dove l’On. Pizzolante siede, dato il sistema elettorale uscito dalle sentenze della Consulta. Ma il sistema elettorale dei Comuni la bilancia funziona diversamente.
Il Patto Civico per Riccione cerca di confondere l’elettorato con un candidato che viene dal civismo (ex assessore della giunta Tosi) e con un capolista che che è stato candidato a sindaco Pd, il tutto con la benedizione del patriarca Pierani. In politica quando storie tanto diverse vanno a mescolarsi inizia ad aleggiare sentore di trasformismo.
Spiazzati anche i consiglieri del “principe”. Pensavano una gestione facile. Invece no. Hanno attraversato il Marano, verso Rimini, con un nulla di fatto.
I 5 Stelle non si smentiscono. Scelto il candidato a sindaco (uno sconosciuto a Riccione) a scapito della consigliera comunale 5 Stelle uscente. Quest’ultima sbatte la porta e se ne va. Il candidato Del Bianco oggi segna sul calendario il numero 18: tante sono finora le giornate trascorse in attesa della certificazione di Beppe Grillo.
Sabrina Vescovi, candidata del Pd, ha gettato “il cuore oltre l’ostacolo” ed ha unito tutto il Pd nel segno dell’innovazione.
Da oggi è campagna elettorale vera. Vedremo chi sarà promosso o bocciato dal voto dei cittadini.
L’Arciunès