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Riccione, nuoto. Rosolino: “Essere ambiziosi”

Il nuoto e’ uno sport pulito che regala parecchie gioie“. E’ lo spot lanciato da Massimiliano Rosolino, a Riccione come testimonial per Kinder+Sport, main sponsor dei “Criteria“, i campionati giovanili italiani che vedono presenti circa duemila atleti provenienti da tutta la Penisola e che si concluderanno mercoledi’. E proprio da Riccione, presa a modello per la sua piscina, l’olimpionico invita a praticare il nuoto ma anche a investire di piu’ nelle strutture. “La realta’ – dichiara Rosolino all’ITALPRESS – e’ che non esiste ancora un vero tempio del nuoto invernale. Bisogna essere ambiziosi anche sotto questo punto di vista. A Riccione c’e’ la grandissima fortuna di avere adiacenti due vasche da 50 metri che se fossero entrambe coperte potremmo fare manifestazioni pazzesche“. Parole di elogio anche per lo stadio del nuoto di Roma che “e’ invidiato da tutto il mondo“. Ma c’e’ un pero’: “Ci sono molti ragazzi – spiega Massimiliano Rosolino – che tra meno di un mese gareggeranno in vasca lunga e non l’hanno mai vista e questo ti lascia pensare.

C’e’ un problema a monte di trovare una vasca da 50 metri per tutti, anche se fosse alta solo 1,5 metri”. L’invito a investire quindi in “strutture che permettano di gareggiare ad altissimo livello con una vasca di riscaldamento ancora piu’ ampia e spalti piu’ adeguati”. Bisogna investire “perché e’ un mondo pulito – afferma –, che regala parecchie gioie“.

Ai duemila atleti e alle migliaia di genitori e accompagnatori giunti nella Perla Verde, l’ex nuotatore napoletano ricorda come il nuoto sia “molto importante e noi cerchiamo di far maturare gli atleti e di formarli. Questo – motiva riferendosi ai campionati italiani – e’ un appuntamento importante dove si cominciano a fare gare tra ragazzi partecipati da tutte le regioni”. Sullo stato di salute del nuoto italiano, Rosolino dichiara di essere “pignolo”. “Quando torniamo dall’appuntamento olimpico con delle medaglie importanti come l’oro di Paltrinieri e i due bronzi di Detti, ovvio che siamo strafelici e stracarichi. Io che sono piu’ pignolo vorrei cercare di livellare e dare la possibilità a tuti gli atleti di togliersi qualche soddisfazione, perché il talento

c’è, la forza di volontà e di sacrificio e’ notevole. Ci sono centinaia di società che ogni giorno fanno sacrifici per poter portare i ragazzi anche a una semplice manifestazione come questa a Riccione. Serve la capacita’ di pianificare e per questo chiamiamo i campionati ‘Criteria’ perché deve essere un punto di passaggio e non una stazione di arrivo“.

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