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Riccione: Marano, cemento e Cgil in consiglio comunale

Ieri sera, 19 luglio, a Riccione si è tenuto il Consiglio comunale.

Si inizia con:
1) Domande di attualità varie tra cui risalta il problema del trasferimento della scuola elementare del Paese per lavori di messa a norma (quindi programmabili) che inizieranno alla fine di Agosto (sic!) con trasferimento di 200 scolari delle elementari in una media, con grande preoccupazione dei genitori . La risposta è stata che per questa amministrazione il problema scuola è talmente importante che ne parlano tutti i mercoledì. La domanda che sorge spontanea è: non potevate iniziarli prima, i mercoledì di chiacchierate sulla scuola?

Altra domanda di attualità riguarda i fatti successi al Marano durante la Notte Rosa e se sono state messe in campo tutte le misure di prevenzione. La risposta è stata che i “casini” della Notte Rosa sono il frutto della capacità attrattiva di Riccione, per cui tanta gente è venuta a Riccione, più che nelle altre località.

2) Viene presentata la variante RUE come una grande opportunità per riqualificare la città. Dal punto di vista delle minoranze questo strumento edilizio è una grossa speculazione con arrivo di decine di migliaia di metri cubi di cemento nella zona più pregiata della città: sono 19 le aree libere in prima fila e 9 quelle in seconda. Da parte della maggioranza nessuna risposta di merito, ma tante chiacchiere sull’arresto della discesa di Riccione e sul fatto che “il popolo ci ha ridato fiducia”. La riqualificazione del Savioli non è in linea con la visione politica di questa amministrazione (hanno già avuto condhotel): Al Savioli abbiamo detto di no, a tutti gli altri abbiamo detto di sì”, testuale.

Il PD su questo RUE era perplesso e si era astenuto; entrandoci dentro ai dettagli, ora sono  furibondamente contrari .

Il sindaco  (forse in difficoltà) nelle risposte parla di tutto meno che del RUE: dei lungomare due, del Play hall, del palazzo di congressi, e qualcosa anche sul TRC, cioè del male assoluto: le precedenti amministrazioni di centro-sinistra.

3) Variazione di bilancio che riguarda la vendita della CGIL e frustoli di spiaggia di proprietà comunale.

Riguardo i frustoli, ce ne sono alcuni non proprio piccoli (tipo 600 mq o interi bar)

La vendita della CGIL è un capitolo lungo e anche doloroso per la città di Riccione.
Ricordiamo che è stata costruita con i soldi e il lavoro materiale dei lavoratori Riccione. Dopo lo sfratto subìto, la CGIL cerca un dialogo con l’amministrazione per poterla comprare. Nel 2015 vengono messi a bilancio 3.100.000 euro (presunti ricavi dalla vendita ) e quindi il sindacato deve trovare un’altra sede che compra a circa 1.000.000 di euro. Nel 2016 si fa una perizia che valuta l’immobile a 1.800.000 e si fa il cambio di destinazione d’uso da uffici ad abitazione. Seguono due aste al ribasso infine si vende a trattativa privata per 800.000 euro .

Emerge dalla maggioranza che, se la voleva, la CGIL poteva comprare la sua sede, chiaramente sospendendo per anni il lavoro che svolge verso i lavoratori. Come si dice, cornuto e mazziato. A questo punto i lavoratori presenti abbandonano la sala del Consiglio

Il piano triennale degli investimenti si basa sulle alienazioni di beni comunali e la vicenda della CGIL (da 3.100.000 euro a 800.000 euro ), unico bene venduto in tre anni. Dati tali presupposti, la politica di questa amministrazione assomiglia più a un libro dei sogni che a una seria programmazione volta a portare questa città nel futuro: ma il tempo è galantuomo .

Il Consigliere votante

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