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Riccione: liberata da Fondazione Cetacea Pilar, tartaruga di 60 kg. in cura presso il centro

Un rilascio davvero emozionante quello di oggi, 28 di agosto, a Baia Flaminia, della tartaruga Pilar da parte della Fondazione Cetacea Onlus. Il grosso esemplare di femmina adulta, con il carapace lungo ben 75 centimetri per oltre 60 chili di peso, era ricoverato al Centro di Recupero delle Tartarughe Marine di Riccione a seguito di una cattura accidentale in rete a strascico lo scorso 30 luglio al largo di Cesenatico, e aveva rischiato l’annegamento.  

Il rilascio è avvenuto appositamente di fianco all’area che, grazie al progetto in sinergia con il Comune di Pesaro e Parco del San Bartolo, permetterà di realizzare una caletta per la riabilitazione e il pre-rilascio delle tartarughe marine. “Recintiamo un’area di mare in cui metteremo le tartarughe che hanno bisogno di riabilitazione in mare e staranno lì per un periodo di osservazione – conferma Sauro Pari della Fondazione Cetacea di Riccione –. Ci auguriamo che questa caletta possa essere pronta i primi giorni della settimana prossima e sicuramente è una delle cose più straordinarie che vengano fatte in Italia, ovvero avere una parte di mare recitato non in una area deserta ma molto frequentata quindi un piccolo sacrificio che il comune fa a favore delle tartarughe. È il terzo progetto in Italia, il primo non era visibile a Napoli, il secondo lo abbiamo fatto noi a Numana, ma questo è proprio dedicato all’osservazione e alle cure mediche. Sarà attivo solo d’estate, dai primi di giungo a metà settembre. Ora faremo un esperimento perché abbiamo la tartaruga Faustina che ne ha assolutamente bisogno e quindi se riuscissimo a sistemare, già dalla prossima settimana, sia Faustina che Alessandra sarebbe meraviglioso”. 

È stato davvero emozionante oggi assistere al rilascio di Pilar, soprattutto vedere quanto trasporto, da parte dei bambini, genera un evento come questo che ci fa ben sperare rispetto all’idea di realizzare un’oasi di riadattamento e rilascio in una parte così bella e così da tutelare come il lido Pavarotti – ha commentato il vicesindaco Daniele Vimini -. Il progetto ambientale si svilupperà coinvolgendo anche la biblioteca Braille di Baia Flaminia e la sede del Parco. Tutta la zona del lido che ha ospitato il nido di Luciana viene resa ora riconoscibile dal punto di vista del messaggio di sostenibilità, ma anche di educazione ambientale e cura degli animali, tutti i messaggi che possiamo veicolare attraverso questa oasi. L’efficenza della Fondazione Cetacea, la sinergia con la Capitaneria di Porto e il comune, ma anche tutte le potenzialità di questo luogo ci permettono di lavorare sul progetto tartarughe per rendere questa area ancora più bella e sempre meglio frequentata”. 

Presenti alla cerimonia di liberazione di Pilar anche l’assessore all’ambiente Heidi Morotti e il consigliere regionale Andrea Biancani, oltre alle centinaia di persone, tra ex volontari e amanti degli animali e della natura, che non volevano perdersi l’emozione di veder tornare in mare la grande tartaruga.

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