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Riccione. Le minoranze escono dal Consiglio Comunale. Poco tempo per discutere del futuro di Riccione

Le minoranze in consiglio comunale a Riccione avevano chiesto, in modo corretto, di avere più tempo per discutere dei progetti presentati per le manifestazione di interesse. Avendo avuto un diniego da parte della Sindaco e della giunta comunale si sono rivolte al Prefetto. Una richiesta inusuale. Infatti si fa appello al Prefetto quando sono in discussione i principi fondamentali della normale dialettica tra maggioranza e minoranza. Le stesse forze politiche di minoranza sapevano benissimo che il Prefetto difficilmente poteva intervenire su un argomento che riguardava modalità e tempi di una discussione su progetti urbanistici per Riccione.

Nonostante tutti questi tentativi di allungare i tempi per entrare nel merito delle proposte progettuali presentate su importanti aree di Riccione il sindaco Renata Tosi ha deciso di “tirare diritto” e di non concedere nulla alle richieste delle minoranze.

A fronte delle chiusure politiche della maggioranza politica del Comune di Riccione i gruppi consigliari di PD, 5Stelle e Patto Civico, questa sera (giovedì 20 dicembre) sono uscite dall’aula del Consiglio Comunale.

In molti, si stanno chiedendo per quale ragione il sindaco Tosi ha deciso questo frontale con le minoranze.
Una decisone incomprensibile, si dice dietro l’aula del consiglio comunale. Infatti si fa notare che non vi era nessuna urgenza dettata da scadenze amministrative. Tanto meno di approvare una delibera di indirizzo (perchè di questo si tratta) a ridosso delle feste di Natale.

I progetti presentati richiedono procedure di accordo di programma, tra pubblico e privato, con tanto di modifica degli strumenti urbanistici. Solo questa procedura richiede tempi tecnici di mesi.
In molti, tra le forze politiche di minoranza, ritengono che sia un vero e proprio gesto di arroganza politica senza nessun particolare motivo legato ai tempi. Vi è anche chi sottolinea tra ii consiglieri di minoranza, che la richiesta di un tempo maggiore per discutere deriva anche dalla volontà di approfondire alcune proposte progettuali che possono trovare anche la condivisone delle forze di minoranza.
In definitiva un gesto di arroganza da parte del Sindaco Tosi incomprensibile.

Alla fine la delibera di indirizzo è stata approvata con 16 voti favorevoli e nessun voto contrario ed astenuti. I voti della maggioranza

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