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Riccione, l’assessore Cesarini precisa ma resta qualche dubbio

Da Roberto Cesarini, assessore a Urbanistica, Edilizia privata, Pianificazione strategica e Lavori pubblici del Comune di Riccione, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Egregia Redazione,
leggo ora vostro articolo di cui all’oggetto su cui avanzerei alcune precisazioni che ritengo utili alla comprensione dei fatti.

– Il sottoscritto, Arch. Roberto Cesarini, non è in quota a ‘Noi Riccionesi’ né ad altro movimento civico/politico della Giunta Tosi figurando in essa come ‘tecnico’ espressione della società civile; Per questo motivo le deleghe affidatami dal Sindaco rientrano solamente in un ambito di un rapporto personale di reciproca fiducia per cui se per superiori necessità potesse essere utile la ripresa in capo al primo cittadino per manifesta volontà popolare di alcune deleghe, tipo llpp, non può che esserci una mia totale disponibilità;

– La figura del consigliere delegato è prevista dallo Statuto Comunale;

– Il consigliere delegato può partecipare alle riunioni di Giunta quando si discutono pratiche inerenti la delega, praticamente sempre, e sarebbe il referente politico del Sindaco per quel Settore con ampi spazi propositivi e di scelte nell’ambito specifico estremamente strategico ed interconnesso con altri settori, praticamente tutti;

– In merito ai compensi economici al nuovo gruppo consiliare il Sindaco ha avanzato proposte anche su questi aspetti.

Spero di aver chiarito di aver chiarito alcuni aspetti oggettivi di merito sperando di contribuire anche con ciò a servire il Bene della città.

Buon lavoro
Arch. Roberto Cesarini

Ringraziamo l’architetto Cesarini e prendiamo atto delle sue precisazioni.

Ci restano una alcune curiosità che forse l’Assessore potrebbe soddisfare: in quale articolo dello Statuto del Comune di Riccione sarebbe prevista la figura del “Consigliere delegato”?

Così com’è, tale definizione è assente. Se però ci riferisce all’art. 26, comma e) dello Statuto leggiamo che “(Il Sindaco) può conferire incarichi speciali a singoli Consiglieri su temi specifici di particolare rilevanza perl’azione amministrativa”. da parte sua, il regolamento del Consiglio Comunale (Articolo 56 – Incarichi particolari a consiglieri -art. 77 D.Lgs. n° 267/2000 – art. 27 Statuto)  così recita: “Il presidente del consiglio, su richiesta del sindaco, può incaricare un consigliere, escluso ogni potere decisionale e qualsiasi forma di compenso o simili, a compiere studi e indagini su oggetti particolari.” Formulazioni che appaiono configurare incarichi ad hoc su ambiti limitati, non retribuiti e che non dànno diritto a partecipare alle riunioni di Giunta se non su ristretti temi specifici. Dunque, qualcosa di diverso  da una delega tipica di un assessore. Ma può ben essere che la nostra interpretazione non sia corretta e che qualcuno possa darne una autentica.

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