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Riccione: ladruncolo si rivela razziatore violento, preso dopo fuga rocambolesca

Sembrava il solito controllo stradale e invece si è trasformata in una caccia all’uomo per le strade di mezza Riccione. Sembrava il solito ladruncolo, ma quando è saltato fuori il suo equipaggiamento si è capito che probabilmente c’è anche dell’altro, ancora più allarmante.

Tutto è iniziato sabato pomeriggio nella zona porto della Perla Verde, quando uno scooter invece di fermarsi all’alt di una pattuglia ha tirato dritto, rischiando anche di travolgere uno dei due militari dell’Arma.

E’ subito scattato l’inseguimento, durato oltre mezz’ora per le vie di Riccione e che a un certo punto ha visto coinvolte anche tre auto. Alla fine, nei pressi del depuratore di viale Portofino, il fuggitivo si è ritrovato in una strada cieca. Gettato a terra lo scooter si è dato allora alla fuga a piedi, scavalcando un muretto e nascondendosi in un giardino privato. Si era però così messo in trappola da solo, perché i Carabinieri avevano già circondato l’isolato. Ma anche senza scampo l’uomo ha resistito fino all’ultimo all’arresto, ferendo anche due militari che sono dovuti poi ricorrere alle cure del pronto soccorso: 10 giorni di prognosi per entrambi.

E’ stato nell’ispezionare lo scooter, un 125 rubato una decina di giorni prima a Riccione, che il quadro ha iniziato a farsi complesso. In una sacca sotto la sella era infatti nascosto un armamentario completo per lo scasso: mazzetta, tronchesine, cacciavite, pinze, torcia elettrica, coltellino e perfino un lungo sfollagente. Inoltre c’era una piccola refurtiva composta di diversi portafogli, orologi, bigiotteria e circa 150 euro in contanti. Dunque non un semplice ladro di motorini, ma un topo d’auto perfettamente equipaggiato che aveva colpito anche poco prima, sfondando i vetri delle auto in zona mare, come poi è stato accertato osservando le immagini delle telecamere,

Ma ciò che più ha allarmato gli investigatori è stato trovare anche un porta-distintivo della Guardia di Finanza, uno di quegli oggetti così spesso utilizzati dai truffatori che si presentano nelle case soprattutto di persone anziane, spacciandosi per forze dell’ordine. Le indagini saranno quindi approfondite su questo punto, per verificare se l’uomo abbia colpito di recente anche in zona.

Intanto per lui si sono già aperte le porte del carcere. Si tratta di un 41 enne di Partinico in provincia di Palermo, con una lunga lista di precedenti per furto, rapina, ma anche lesioni personali e resistenza. Senza fissa dimora, da diverso tempo gravita sulla riviera. E anche questa volta le accuse contro di lui sono di furto, ricettazione, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

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