Il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola e i Consorzi Costa Hotels e Food in Tour si presentano insieme alle Serate Promozionali a Torino organizzate da Visit Romagna Come volano per il Turismo in Romagna.
Tra i Consorzi Costa Hotels e Food In Tour di Riccione e il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola, nelle persone dei legali Rappresentanti Bruno Bernabei e Alfio Biagini, si è aperta una collaborazione per la promozione della Piadina Romagnola
La prima iniziativa sarà in occasione delle Serate Promozionali a Torino martedi 29 Settembre organizzato da Visit Romagna dove saranno convocati 31 Buyer operatori decisori di Vacanze e Turismo di Cral /Associazioni /Circoli del Piemonte. A seguire una cena a buffet con prodotti tipici romagnoli sarà presente Costa Hotels e Food In Tour con i suoi operatori, che grazie a questa collaborazione con il Consorzio Piadina Romagnola dopo l’incontro B2B omaggerà gli intervenuti con una confezione composta da 5 piadine con il Marchio del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola mettendo insieme Destinazione Territoriale la Romagna e il Cibo la Piadina
La collaborazione proseguirà nei prossimi appuntamenti: al TTG Experience a Rimini 14/15/16 Ottobre al B2B dello Stand Regione Emilia Romagna e alle prossime serate promozionali a novembre a Bergamo e Vicenza organizzate sempre da Visit Romagna con incontro con gli operatori B2B E Cena Tipica Romagnola.
“Questo binomio – commenta il Presidente di Consorzio e Tutela della Piadina Romagnola Alfio Biagini – lo ritengo molto importante sul mercato Turistico Italia/Estero. Emozioni e tradizioni raccontate da un pezzo di piadina, che è la prima cosa che ti danno se bussi a casa di un romagnolo. Sempre di più fare squadra insieme nel sistema territoriale è strategico e vincente. E soprattutto se si riesce a promuovere sempre di più sia l’autunno che la primavera, con week end tematici e percorsi enogastronomici. Facendo scoprire le eccellenze dei nostri prodotti che si fanno solo in Romagna …di cui uno è la Piadina Romagnola IGP”.
La piadina nei suoi quattro semplici ingredienti (acqua, farina, sale, olio o strutto) è il simbolo della sua terra ospitale, racconta la sua storia e le sue tradizioni.
Un racconto che dal 2014 ha aggiunto un capitolo importante: la certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta). Significa che la produzione della Piadina Romagnola può essere fatta solo nel territorio della Romagna, secondo un preciso disciplinare, strumento di tutela dagli innumerevoli tentativi di contraffazione nel mondo. Ed è proprio la mission che si sono dati un gruppo di produttori riuniti nel Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola: valorizzare e tutelare il prodotto.
“Sono due le linee chiave che ci vedono impegnati da anni – spiega il presidente del Consorzio Alfio Biagini – Prima di tutto valorizzare il prodotto emblema della nostra terra di Romagna, colpita in questi mesi da questa terribile emergenza sanitaria, e che può trovare un elemento di riscossa proprio nel suo prodotto simbolo. In secondo luogo, la difesa della Piadina da tentativi di contraffazione al di fuori dei confini della Romagna, attraverso un impegno e una vigilanza costante nella tutela del prodotto, come abbiamo fatto con soddisfazione negli ultimi mesi in Canada e nel Regno Unito”.
Biagini allarga lo sguardo all’aspetto turistico: “I recenti dati di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo dicono che il 29% degli italiani sceglierà la meta turistica nei mesi autunnali per motivi ‘enogastronomici’. In sostanza uno su tre sceglierà dove andare in base al cibo: ebbene, noi con la Piadina Romagnola siamo pronti ad accogliere i turisti che vorranno venire in Romagna”.
La Piadina Romagnola IGP
Sono quattro gli ingredienti base della Piadina riconosciuti nel Disciplinare di tutela: Farina di grano tenero; Acqua (quanto basta per ottenere un impasto omogeneo); Sale (pari o inferiore a 25 grammi); Grassi (strutto, e/o olio di oliva e/o olio di oliva extravergine fino a 250 grammi).
Per potersi fregiare dell’Igp la Piadina deve essere confezionata nelle sole zone di produzione stabilite dal disciplinare e certificata da un ente preposto. Il Disciplinare presenta la piadina al consumo in due tipologie: quella con un diametro minore (15-25 cm) ma più spessa (4-8 mm), e alla Riminese con un diametro maggiore (23-30 cm) e più sottile (fino a 3 mm).