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Riccione, la maggioranza: “Chiudiamo i pubblici esercizi che non pagano la tassa sui rifiuti”

I capigruppo di maggioranza, Fabrizio Pullè (Noi Riccionesi), Sara Majolino (Lista Civica Renata Tosi),  Andrea Bedina (Lega) e Pier Giorgio Ricci (Forza Italia) hanno emesso un comunicato sull’ultimo Consiglio Comunale:

Consiglio comunale del 20.09.2018. Si votava una modifica ad un regolamento comunale che, in pratica, avrebbe abilitato il Comune a sospendere la licenza a quei pubblici esercizi (ad esempio discoteche, bar, hotel) che non pagano la tassa sui rifiuti. 

Dovete sapere che, in relazione alla Tassa sui rifiuti, la famosa TARI, tutti i soldi non incassati per evasione in un anno, dovranno essere comunque “sborsati”, o mediante aumento della tassa per i cittadini onesti  nell’anno successivo, oppure facendosi carico del “buco” direttamente il Comune, che per “coprirlo” dovrà necessariamente tagliare altri servizi, sempre con danno per i cittadini che fanno il proprio dovere.

Noi volevamo trovare un modo per rendere la vita più complicata ai furbetti, a quelle aziende che non pagano la TARI e che poi magari chiudono, e l’anno successivo riaprono con una diversa ragione sociale, che non ci permette più di recuperare quanto non versato…

Ci abbiamo ragionato su, trovando questa strada; abbiamo studiato questa modifica, l’abbiamo elaborata, verificata ed infine proposta per la approvazione in Consiglio Comunale.

Siamo convinti che sia una idea giusta, una proposta efficace nell’ottica di “colpire” i furbetti che evadono la TARI e far risparmiare i cittadini che, invece, fanno il loro dovere e la pagano con regolarità. 

Una “misura” non di destra né di sinistra; non di maggioranza ne’ di opposizione:

Una misura di buon senso.

Abbiamo chiesto alle opposizioni di votarla tutti assieme… l’abbiamo chiesto formalmente in Consiglio Comunale. 

Durante la discussione, nessuno, dalle opposizioni, è intervenuto prendendo la parola. Abbottonati. Muti. Silenti. Poi, alla votazione, si sono astenuti. 

Senza spiegarne i motivi. Senza un perché. Così, solo per “marcare” il territorio.

Eh si, “le opposizioni”: si lamentano che si organizzano pochi Consigli Comunali, chiedono che se ne facciano di più, poi, una volta che si fanno, non si sente un intervento: su tre pratiche portate in Consiglio, su tre partiti, nemmeno un intervento.

Spariti. Scomparsi. Evaporati.

Ovviamente la modifica è passata con il voto favorevole e granitico di tutta la

Maggioranza, ma l’opposizione si è astenuta. Bene. 

Noi continuiamo a lavorare per i cittadini onesti con dedizione e volontà, con sacrificio e sempre con il sorriso; ma, a volte, vedere il comportamento di queste opposizioni, risulta essere davvero avvilente: invece che fare i leoni da tastiera sui social e sui giornali, che spiegassero ai loro elettori le loro scelte (o non scelte) in Consiglio Comunale…

Ed ora, non ci interessa che trovino una spiegazione ex post, magari posticcia e rimediata, per “salvare la faccia” dalla figura barbina in cui sono incappati: la sede giusta era quella del Consiglio Comunale, luogo istituzionale deputato a spiegare ed a confrontarsi.

Peccato. Una ennesima occasione persa”.

I capigruppo di Maggioranza

Fabrizio Pullè (Noi Riccionesi), Sara Majolino (Lista Civica Renata Tosi),  Andrea Bedina (Lega) e Pier Giorgio Ricci (Forza Italia).

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