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Riccione, la festa infinita del Centenario incontra quella per il Patrono San Martino

L’11 novembre è una data importante per la città di Riccione che celebra in questo giorno il Santo Patrono, San Martino, con una serie di eventi e iniziative nel weekend che raccontano l’identità di una città accogliente, le cui radici affondano nella storia e nella tradizione, pronta, però, a guardare sempre avanti per immaginare le Visioni di futuro da condividere con tutta la Comunità.

Venerdì 11 novembre, il claim della festa infinita incontra la memoria storica in una serie di microspettacoli in spiaggia (nel tratto di arenile antistante piazzale Roma), che rievocano i momenti salienti della tradizione legati alla marineria e alla pesca.

Si comincia con La tratta delle balose. Donne e guerra (ore 15:30), raccontata e rappresentata da donne di tutte le età, per rievocare l’antica tecnica di pesca collettiva effettuata direttamente dalla spiaggia, consistente nello stendere in mare la “tratta” – un tipo di rete – per poi ritirarla carica di pesci, praticata dalle donne quando gli uomini erano mobilitati sul fronte di guerra.

Alle ore 16:00, Vedere il mare!!! Taccuino di viaggio delle colonie marine degli anni ‘20 presenta i giovani turisti delle colonie che narreranno le loro esperienze in una città che gli accoglie per le cure elioterapiche, la lontananza da casa, il primo incontro con il mare, la disciplina, il dolore del distacco. E la spiaggia diventa anche il palcoscenico, al calar del buio (ore 18:00), di Cent’anni… ma è sempre ragazzina, uno spettacolo sulla storia di Riccione, dagli albori del turismo fino ai tempi moderni attraverso le immagini proiettate su di uno schermo d’acqua. Alle ore 19:00 la scena si sposta in piazzale Ceccarini al Palazzo del Turismo, uno dei luoghi simbolo della città, dove si gioca La partita. Riccione diventa comune: alcuni ragazzini si contendono la bandiera di Riccione comune autonomo nel tradizionale gioco del rubabandiera, mentre gli strilloni vendono i giornali riportanti la notizia dell’autonomia da Rimini.

Sabato 12 novembre (ore 18:00), al calar della sera, lo spettacolo Verso la luce accompagna la narrazione del cambiamento degli astri del cielo, dalla notte al nuovo giorno in cui, dopo la narrazione storica dei microspettacoli del giorno precedente, Riccione si desta per immaginare il proprio futuro: una parata di palcoscenici mobili condurranno il pubblico per le vie cittadine fino al Palazzo del Turismo, per incontrare, nell’ordine del tempo, Sirio, la stella più luminosa del firmamento, seguita dalle stelle che indicano al viaggiatore il nord e il sud e infine, la luna che tramonta tra i bagliori dorati del sole che avanza con i suoi raggi di fuoco a immaginare le Visioni di futuro di Riccione in un giorno nuovo. Alle ore 21:00, lo spettacolo Visioni del futuro. Ipotesi sulla città nuova, in piazzale Ceccarini, lancia un messaggio che diventa un nuovo stile di vita in una città più consapevole e sostenibile, dove la voglia di celebrare insieme è pensata e vissuta in un’ottica più green, attenta all’ambiente e alla salute del pianeta, con un pensiero rivolto alle future generazioni.

Musica, danza, parole e azioni sceniche sono gli elementi fondamentali della narrazione di Visioni di futuro a cura di Festi Group e sotto la direzione artistica di Monica Maimone, che vuole lasciare allo spettatore una traccia profonda e durevole, una memoria emozionale.

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