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Riccione: la città interrotta

Da Torcolacci Denis (Segretario circolo PD Riccione Centro) e Arcangeli Alberto (Consigliere Comunale PD), riceviamo la presa di posizione su alcuni lavori portati a compimento dall’amministrazione Tosi ma che erano già programmati e deliberati da quella precedente. Come dire… non fare tuo quello che non ti appartiene. Apprendiamo con soddisfazione che dopo due anni di attenzione ed interventi del PD in C.C., per “stimolare” la chiusura della partita sulla pista ciclopedonale in zona oltremare, a partire dal prossimo 3 Ottobre si procederò alla realizzazione dell’ultimo stralcio della pista ciclabile, dalla rotonda dell’uscita della A14 al quartiere di Raibano.
Vorremmo ricordare al sindaco Tosi ed alla sua amministrazione che tale progettualità, così come la riqualificazione dell’area Ex Fornace, è l’ennesimo progetto le cui radici sono da ricondurre al lavoro ed alla progettualità delle passate amministrazioni.
Affermare quindi che “si è portata a termine questa opera in tempi brevi come promesso da questa amministrazione”, è una pura ed evidentissima falsità.
Non si è fatto altro che portare a compimento un opera che è il buon frutto di una convenzione a suo tempo stipulata tra il comune di Riccione ed Oltremare, con scadenza (guarda caso) nei primi giorni di Ottobre 2016, pena l’esecuzione da parte dell’amministrazione delle relative garanzie fidejussorie.
Come dimostrato da tanti fatti questa giunta, dal suo insediamento, sta producendo il nulla più assoluto e sta portando a compimento, solo ed esclusivamente, opere frutto della lungimiranza delle passate amministrazioni di centrosinistra.
Non si mantiene la fiducia cittadina facendo esclusivamente foto a 48 denti e millantando la proprietà intellettuale di opere frutto del pensiero, della programmazione e degli atti di ci ha preceduto. 

Comunque sia e nonostante la sua più che evidente impreparazione nel capire come, dove, quando e perché sia necessario riuscire a mettere in piedi un piano di rilancio, per una città ormai ferma ed ingessata dalla data del suo insediamento e che preveda una ben definita progettualità in grado di programmare la Riccione dei prossimi 15 anni, le chiediamo almeno, da oggi al termine del suo mandato, di piantarla nel continuare a raccontare le favolette dello stop al TRC, della non applicazione della tassa di soggiorno, della chiusura dell’inceneritore, della creazione della cittadella universitaria, del rilancio dell’area portuale, dello sviluppo di quella termale… La città tutta ha più che mai bisogno di una guida che la illumini, che sappia stupirla e confonderla, rendendola finalmente partecipe nel contempo di quella crescita che, nei primi anni del suo mandato e come ampiamente dimostrato in tante e varie occasioni ha completamente fallito.

Coraggio comunque e non si demoralizzi, a lei ed al suo cerchio magico restano ancora due anni e mezzo per produrre fatti concreti e tangibili !

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