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Riccione, il nipote confessa: “Ho ucciso la nonna”. Ricoverato in psichiatria

È stato il nipote, Alessio Berilli, ad uccidere Rosa Santucci 88 anni, originaria di Macerata Feltria (Pesaro-Urbino). L’uomo, 42 anni è stato arrestato, dopo aver confessato ai carabinieri di Riccione in lungo interrogatorio. Le accuse sono di omicidio volontario aggravato e ora si trova agli arresti detenuto in Ospedale nel reparto di Psichiatria.

Durante un litigio avrebbe aggredito la nonna spingendole un dito in un occhio facendolo addirittura esplodere. L’anziana è quindi caduta a terra riportando un trauma cranico fatale.

In un primo tempo l’uomo, che risulta affetto da problemi mentali, aveva raccontato di una caduta accidentale avvenuta durante un “gioco”, terminato con lui che involontariamente rovinava addosso all’anziana.

Un racconto pieno di contraddizioni che non ha mai convinto gli inquirenti, guidati dal pm Luca Bertuzzi, mentre il colonnello dei Carabinieri Giuseppe Sportelli e il capitano della compagnia di Riccione Luca Colombari raccoglievano gli indizi.

Alla fine di un lungo interrogatorio, l’uomo è crollato. Ha anche provato a spiegare che l’origine del litigio: aveva accusato la nonna di essere la vera causa del suo disturbo mentale. Ora si attendono gli esiti dell’autopsia disposta dal magistrato sul corpo della vittima.

Nel pomeriggio è rientrato a Riccione anche il figlio delle vittima, nonchè zio del quarataduenne arrestato. Vive al piano superiore della villetta bifamiliare in cui si è consumato il dramma, ma questa mattina non era presente.

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