Non c’è pace per l’Hotel Nizza di Riccione, dove la scorsa settimana una turista di Prato di 18 anni è volata dal balcone di una delle camere finendo in rianimazione in circostanza ancora da appurare. Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Riccione, coadiuvati dal personale specializzato del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rimini, dal Nucleo Carabinieri antisofisticazione di Bologna e dalla Polizia Intercomunale di Riccione, hanno dato corso a un controllo alle strutture ricettive del territorio che ha portato all’emissione di un provvedimento di sospensione dell’attività di un noto hotel di Riccione.
In particolare l’accertamento ha consentito di accertare irregolarità contrattuali e lavorative di più dipendenti facendo scaturire la notifica della sanzione amministrativa pari a euro 9.000,00 per l’occupazione di lavoratori in nero e in grigio nonché la sanzione amministrativa di euro 2.466,00 per aver fatto svolgere attività lavorativa con orario superiore alle 48 ore settimanali senza turno di riposo e per aver corrisposto retribuzione in contanti, non permettendo la tracciabilità della medesima. Sono in atto ulteriori accertamenti in corso da parte polizia intercomunale Riccione (RN) inerenti sicurezza strutturale.
L’hotel Nizza era già finito nell’occhio del ciclone per messaggi promozionali sopra le righe, del tenore “Astemi, non venite”, che avevano provocato la dura reazione del Comune di Riccione e poi erano stati cancellati.
“Non sussistevano più i requisiti minimi per svolgere l’attività in sicurezza – spiega l’assessore alle Attività Produttive e alla Sicurezza, Elena Raffaelli – è doveroso da parte dell’amministrazione intervenire in certe circostanze con la revoca della licenza. Oggi i carabinieri di Riccione, ai quali vanno i ringraziamenti di tutta la giunta del Comune e del sindaco Renata Tosi, hanno dovuto provvedere a sanzionare e chiudere un albergo. Anche l’amministrazione ha dovuto prendere un simile provvedimento nei confronti di un altro hotel in viale D’Annunzio.
E’ chiaro che Riccione non è disposto ad abbassare la guardia e non smetterà mai di difendere gli operatori che lavorano con serietà seguendo le regole da quelli che invece non lo fanno. Il comune di Riccione ha messo in campo, già fin dalla primavera tutto ciò che poteva fare per garantire la massima qualità e la massima serietà ai nostri operatori. L’ordinanza che abbiamo fortemente voluto sul divieto della vendita di alcol da asporto è un esempio pratico. I provvedimenti dell’amministrazione sono stati e lo saranno anche quelli prossimi tesi a difendere l’economia sana per la nostra comunità, le nostre attività e il nostro turismo“