Troppo cioccolato per Riccione? In vista di Chocomoments, che si svolgerà a Riccione Alba da venerdì a domenica, i commercianti di Riccione Paese non nascondono il proprio malumore, dal momento che da anni organizzano CiocoPaese.
Sul tema interviene Patto Civico con Marco De Pascale: “Autogestione: se qualcuno ancora non se ne fosse accorto – scrive il coordinatore – questo è l’unico termine con cui poter definire la modalità attraverso la quale cittadini e imprenditori organizzano le iniziative”.
“Le critiche e gli screzi scaturiti per l’evento del cioccolato in zona Alba, sottolineano ancora una volta come manchi totalmente una regia”.
“Quella di un’amministrazione che continua a ringraziare, a fare selfie e ad intestarsi iniziative, senza coordinare, coadiuvare e disciplinare manifestazioni di interesse pubblico”.
“Un ambito – quello degli eventi – lasciato alla mercè dei consorziati, utilizzati spesso come giro conti del Comune.
Stessa sorte per i commercianti riccionesi, altro grave esempio di incapacità di gestione da parte dell’amministrazione delle dinamiche più importanti della nostra città. Piuttosto che affrontare il problema e gestirlo con intraprendenza ci si appella alla crisi, alla crisi del commercio mondiale e ad una serie di luoghi comuni diretti come sempre alla pancia dei cittadini. ‘Commercianti fate voi. Se siete bravi venderete altrimenti chiuderete, ma non per colpa nostra’.
Ma i malesseri in città ci sono da tempo e vengono celati a suon di intimidazioni, piaceri e cortesie agli amici degli amici”.
“Tutto questo attraverso un modus operandi da ‘vecchia politica’ ma reso innovativo da una comunicazione al passo con i tempi. Ovvero: dire quello che il cittadino vuole sentirsi dire e far sembrare che tutto sia cambiato senza aver cambiato nulla”.
“La rivoluzione non passerà di certo solo dal rifacimento degli asfalti in città”.
Riccione è per antonomasia una città ambiziosa ed è per questo che riteniamo assurdo ritrovarsi a leggere il malessere tra consorzi, alcuni dei quali creati tra l’altro con l’inserimento di infiltrati e portabandiera amministrativi. Lodiamo invece alcuni esponenti di questi consorzi, che si sono distinti per l’impegno profuso e per la dedizione al proprio quartiere di riferimento”.
“Queste figure meritano molto di più di una libertà d’azione garantita solo ed esclusivamente per incapacità di coordinamento”.
“Continueranno i sorrisi, le fotografie e le auto celebrazioni. Nel frattempo – conclude De Pascale – dopo 7 anni Riccione si sveglierà senza un coordinamento degli eventi, senza manifestazioni di spessore in ambito extra territoriale e con l’incapacità di crearne dei nuovi. Perdendo così definitivamente quel DNA innovativo che ci ha posizionato nella storia del nostro Paese”.