“Educazione sportiva, sani principi ed etica sono alcuni dei termini richiamati in sede di presentazione dalla neonata Riccione Football’s Future, sezione calcio della Polisportiva Riccione ed affiliata all’Atalanta. Slogan utili per provare ad accreditarsi velocemente sul territorio e richiamare attenzione. Ma la realtà dei fatti è bene diversa. Questa è l’accusa, in un comunicato congiunto, delle società Asar, Fya Riccione, Perla Verde, Rivazzurra e San Lorenzo. Le società accusano di aver subito “comportamenti scorretti e irrispettosi”: nella fattispecie, persone della Riccione Football’s Future avvicinerebbero genitori e bambini “gettando continuamente fango” sull’operato delle cinque società in questione, accusate di non essere “all’altezza tecnicamente o addirittura incapaci di far crescere i bambini anche sotto il profilo comportamentale”. Ciò avverrebbe anche per telefono. Le cinque società nel comunicato congiunto accusano la nuova società di iscrivere i genitori (circa 400) dei bambini in chat con inviti a sostenere dei provini, che peraltro, accusano “sono vietati dai regolamenti fino ai 12 anni”, al fine di “sostenere il grande salto, come se questa fosse la leva per incominciare a fare sport. Per noi il calcio è altro: condivisione di una passione, amicizie, divertimento e sano agonismo”. La nota si conclude con un “Un azzardo pianificato per bruciare le tappe ad ogni costo, incurante del fair play e delle regole basilari del rispetto reciproco tra società”
Football’s Future Riccione risponde alle accuse a suo volta con un comunicato
“Nei tanti anni da tecnico delle squadre giovanili – spiega il responsabile tecnico di Football’s Future, Firmino Pederiva – la prima cosa che ho sempre fatto quando un ragazzino decideva di andare via o di cambiare squadra, è chiedermi il motivo per cui l’aveva fatto, se avevo sbagliato qualcosa o cosa non avevo fatto per mantenerlo nel mio gruppo. Questa è la domanda che dovrebbe farsi ogni tecnico e ogni dirigente. Le accuse che ci vengono mosse non solo non sono vere, ma non sono nemmeno mai state pensate. Probabilmente chi pensa male è portato a farlo perché sa come comportarsi in malo modo. La nostra idea di fare calcio è ben diversa e fin dall’inizio il nostro obiettivo è stato fare crescere tutto il movimento calcistico riccionese mettendo a disposizione dei ragazzi le nostre competenze. Nella nostra società le porte sono sempre aperte”.
“Le iniziative di promozione messe in atto fin dalla creazione di Football’s Future – dice il presidente della Polisportiva Riccione, Giuseppe Solfrini – sono sempre state fatte alla luce del sole e pubblicate su mezzi di informazione leciti. Se a fronte di queste iniziative le famiglie hanno deciso di abbracciare questo nostro progetto con una offerta sportiva a 360°, ne siamo contenti. Risulta però abbastanza anomalo che quando negli anni passati ci sono state migrazioni in massa da una società all’altra, addirittura intere squadre come i 2004 e 2005 dal San Lorenzo alla Fya e dalla Scuola Calcio Polisportiva all’Asar, nessuno si è scandalizzato o si è sentito in dovere di muovere iniziative di alcun tipo. E’ evidente che quando sei cacciatore va tutto bene, ma quando diventi preda inizi a farti dei problemi.
Ciò premesso, nessun tesserato della Polisportiva Riccione ha mai avvicinato i bambini in modo scorretto od ha assunto atteggiamenti o comportamenti al di fuori dei canoni dell’etica sportiva o comunque contrari alle normative federali. Se qualcuno si è davvero comportato secondo quanto leggiamo tra le accuse, non era certo autorizzato dai responsabili della nostra società. Dato il contenuto calunnioso di quanto asserito dalle società Asar, Fya, Perla Verde, Rivazzurra e San Lorenzo, la Polisportiva Riccione si riserva di agire presso le competenti autorità giudiziarie a tutela della propria immagine”.