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Riccione, gli studenti del liceo a Teatro anche nel cantiere dello Spazio Tondelli

Riccione Teatro ha portato il teatro al Palazzo del Turismo per due straordinari matinée il 20 e 21 aprile rivolti agli studenti del liceo Volta-Fellini con lo spettacolo Così è (o mi pare), riscrittura per realtà virtuale realizzata del celebre testo di Luigi Pirandello Così è (se vi pare) con l’adattamento e la regia di Elio Germano.

Lo spettacolo, realizzato in realtà virtuale, ha permesso, tramite speciali visori, l’immersione completa nella narrazione, con la possibilità di direzionare lo sguardo ovunque nella scena. Duplice la prospettiva: individuale e collettiva. Attraverso la visione simultanea, lo spettatore si trova immerso nella stessa vicenda a cui assistono gli altri, ma può scegliere dove e cosa guardare. Contemporaneamente, nello stesso spazio, altre persone fanno la sua medesima esperienza tanto che al termine è possibile confrontarsi rispetto a quanto visto e sperimentato. La riscrittura di Elio Germano trasporta il testo di Luigi Pirandello nella società moderna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei social network. Lo spettatore è calato nella storia e, grazie alla realtà virtuale, si trasforma in uno dei protagonisti, che vede e ascolta tutto.

Tramite appositi visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. I temi cari a Pirandello – la soggettività della realtà, il rapporto-contrasto tra la realtà dei fatti e la realtà dell’immaginazione – inquadrati nella prospettiva della realtà virtuale arrivano così a mettere lo spettatore al centro della narrazione, ne fanno, addirittura, una delle parti in commedia.

Così è (o mi pare), riproposto a Riccione dopo essere stato presentato al 56° Premio Riccione per il Teatro lo scorso ottobre, è un progetto prodotto da Infinito Produzioni Teatrali, Gold Productions e Fondazione Teatro della Toscana con la direzione artistica di Stefano Accorsi (componente di giuria del 56° Premio Riccione per il Teatro). Tra gli interpreti dello spettacolo anche Isabella Ragonese (componente di giuria del 56° Premio Riccione per il Teatro).

Il 24 e il 25 aprile torna invece a rivivere lo Spazio Tondelli, teatro in cui è in corso un importante intervento di ristrutturazione. Il cantiere dello Spazio Tondelli – simbolo tangibile della rigenerazione urbana in atto a Riccione – accoglie per due giorni Eden, installazione site-specific di uno dei più importanti coreografi italiani, Michele Di Stefano, Leone d’argento per la danza 2014 e Premio Ubu 2019. Grazie a Di Stefano, il teatro di domani si trasforma in un metaforico giardino dell’Eden, in cui va in scena il primo incontro fra due persone. Da una parte il performer e dall’altra un singolo spettatore, in una danza di 5 minuti proposta a turni nell’arco delle due giornate.

Il programma di Eden prevede uno spettatore e un performer per ogni replica: primo ingresso alle 11, ultimo ingresso alle 21:45. La durata di ogni singola performance è di cinque minuti. Lo spettatore potrà trattenersi altri cinque minuti dopo la fine della performance. Ogni quindici minuti è prevista una nuova replica. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria su Eventbrite (posti limitati). Poiché lo spettacolo si svolge in un cantiere, il pubblico potrà accedere solo indossando abiti comodi e scarpe con suole di gomma. Gli spettatori devono inoltre essere muniti di green pass rafforzato e mascherina FFP2.

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