Spavalderia oppure semplice voglia di adrenalina ciò che nel pomeriggio di ieri ha spinto P.N, riminese incensurato classe ’99, a spingere troppo l’acceleratore e a effettuare manovre azzardate in zona San Lorenzo a Riccione, tanto da attirare l’attenzione dei carabinieri della Stazione di Riccione, impegnati nel normale servizio di controllo del territorio.
Una “provocazione” però fatale per il giovane idraulico: appena fermato, i carabinieri si sono avvicinati al veicolo e hanno sentito provenire dall’abitacolo un fortissimo odore di stupefacente, tanto da indurli a effettuare un’approfondita ispezione veicolare che ha consentito di ritrovare circa 80 grammi di hashish in varie dosi, occultati tra i sedili, e un pacchetto di sigarette contenente però banconote di vario taglio per un totale di 2.900 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
Proprio con questa accusa, alla luce di quanto rinvenuto, il giovane è stato invitato a seguire i militari in caserma per procedere a ulteriori approfondimenti ma in una escalation di tensione, offese e minacce, il ragazzo ha tentato il tutto per tutto dandosi alla fuga, divincolandosi dalla presa dei militari che si sono posti immediatamente al suo inseguimento a piedi, tra le vie del quartiere.
La fuga, però, non è andata oltre alcune centinaia di metri. Infatti P.N. è stato raggiunto e ammanettato e quindi dichiarato in arresto, oltre che per l’ipotesi di spaccio di stupefacenti, anche per resistenza a Pubblico Ufficiale.
Di questi capi d’accusa è stato quindi informato il PM di turno, dott. Ercolani, il quale ha disposto che il giovane fosse trattenuto presso le camere di sicurezza, in attesa della celebrazione del rito direttissimo previsto per la mattinata odierna.