Ha aperto il dibattito il Pd per voce del suo segretario Alberto Arcangeli ponendo alcune domande sui costi degli eventi e sull’effettiva ricaduta. Ma soprattutto confrontando le spese del Comune di Riccione con quelle sostenute dal altri comuni limitrofi. L’intervento del segretario Arcangeli:
“Il Capodanno di Riccione targato Tosi costa più quello di tre comuni vicini: il gioco vale la candela?
A chiederselo è il segretario del Pd della Perla Verde, Alberto Arcangeli, il quale fa un primo bilancio dopo la sbornia di eventi che hanno accolto l’arrivo del 2018.
“Il Capodanno ha evidenziato alcuni elementi positivi, come l’ottimo sistema della costa, il quale, grazie al coordinamento dell’Apt e Destinazione Romagna, prevede una differenziazione dell’offerta turistica che viene apprezzata dai nostri ospiti.
Scendendo nel particolare del singolo comune, su Riccione ci riserviamo una valutazione più oggettiva e più approfondita quando avremo i dati di arrivi e presenze durante queste feste. Tuttavia, dobbiamo per forza rilevare un dato che salta agli occhi: la differenza fra risorse spese in diversi comuni della Riviera e dell’entroterra. E’ semplice: Riccione, per gli eventi di queste feste, ha speso circa 630mila euro, molto di più di quanto hanno speso il capoluogo Rimini, Bellaria, Cattolica e Cesenatico. Infatti Rimini ha speso all’incirca 410mila euro, Santarcangelo circa 40mila, Bellaria circa 70mila, Cattolica circa 170mila e Cesenatico circa 150mila”.
Ma la spesa fatta da Riccione ha avuto un riscontro?
“Io stesso, la sera dell’ultimo dell’anno, ho assistito agli eventi di viale Ceccarini e dintorni – racconta il segretario Pd Alberto Arcangeli -, poi sono stato a Rimini per proseguire i festeggiamenti. Lì ho trovato una città aperta fino all’alba”. Spendendo, la città di Rimini, meno di quella di Riccione.
Dal Pd notano non solo l’utilizzo di risorse eccessive rispetto ai comuni vicini, ma anche l’assenza di una visione a lungo termine che comprenda una promozione della Perla Verde oltre confine.
“Il nostro timore è che, dietro all’abbaglio di lustrini, tappeti bianchi ed effimeri cavalli alati, non ci sia un reale riscontro di dati né si lavori abbastanza per la promozione turistica. Riguardo ai dati, teniamo conto che il Capodanno vale solo due notti di pernottamento. Io lo so bene, sono un albergatore e conosco la situazione dei miei colleghi: molte strutture stagionali a Riccione adesso stanno aperte solo perché al Capodanno si aggiunge il successivo evento dell’Hip Hop Contest” conclude il segretario del Pd Alberto Arcangeli.
A stretto giro di posta arriva la risposta della giunta del Comune di Riccione con la dichiarazione dell’assessore al turismo Stefano Caldari
“Ancora una volta spiace constatare che il Pd riccionese è rimasto l’ultimo giapponese nella giungla, che non si arrende all’evidenza dei fatti e non sta dentro il mondo che si muove e lo circonda.
In un estremo e a questo punto anche grottesco tentativo di negare la realtà dei fatti se ne esce questa mattina con un insensato parallelo sui costi del Capodanno di Rimini e Riccione, un dibattito su cui – fermo restando le cifre che son ben diverse – non intendiamo entrare.
Non ci entriamo perché Rimini e Riccione hanno lavorato insieme e bene per queste festività, investendo su un “prodotto turistico Natale” che fino a pochi anni fa nemmeno esisteva e che le linee guida di Destinazione Romagna hanno assunto come uno degli obiettivi strategici di promozione del territorio.
Rimini e Riccione, ognuna con le sue peculiarità, hanno tirato la volata a tutta la riviera e non solo, rivestendo un ruolo da protagoniste nel panorama nazionale e offrendo un colpo d’occhio straordinario, con migliaia di persone in festa che hanno scelto le nostre città perché capaci di offrire molteplici opportunità di divertimento grazie ad un palinsesto di eventi variegato e di grande qualità, oltre alla possibilità di trascorrere vacanze serene e in sicurezza. I risultati sono evidenti e il feedback che stiamo raccogliendo in questi giorni è totalmente positivo. Se lavoriamo bene e in sinergia come abbiamo fatto, tutto il territorio ne guadagna sia in termini economici che di appeal e visibilità. Risulta anche retorico doverlo spiegare.
Dal canto suo Riccione ha proposto la grande novità di un allestimento d’artista, firmato da un designer internazionale, e un programma di oltre 50 appuntamenti lungo più di un mese, tra musica, teatro, cinema, animazione per i più piccoli.
Anche su questo fronte al Pd deve essere sfuggito più di qualcosa. “Zero cultura”, dicono. A partire dal 2 dicembre è andata in scena una rassegna di cori che ha offerto alla città 8 concerti valorizzando sia luoghi che le nostre realtà musicali; appuntamenti a teatro tra cui uno promosso dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la diffusione di una cultura della legalità; conferenze d’arte, animazioni e performance a cura delle compagnie di artisti di strada più importanti e riconosciute.
Vorrei inoltre ricordare al Pd che per il concerto degli auguri abbiamo avuto sul palco la storia della musica italiana con Gino Paoli accompagnato da uno dei più grandi pianisti jazz del mondo come Danilo Rea. Si segnala inoltre, dato che è sfuggito, il concerto di Natale con Lorenzo Kruger e si ricorda che chiudiamo il 6 gennaio con un Premio Oscar, Gabriele Salvatores, che viene a presentare proprio a Riccione a due giorni dall’uscita nelle sale italiane il suo ultimo film.
Ma di fronte a tale livello di ottusità e di ristrettezza anche la realtà è oggettivamente difficile da raccontare.”