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Riccione, doppio schianto a catena nel folle inseguimento: arrestato

Nella serata di ieri 7 dicembre, intorno alle ore 19:50, i carabinieri del N.O.R. – Sezione Radiomobile hanno iniziato – tra viale Vittorio Emanuele e via Castrocaro a Riccione – un inseguimento con un’auto Alfa Romeo 156 che non si era fermata all’alt imposto dai militari.

Il veicolo, notato come sospetto dai carabinieri e con a bordo almeno tre persone, ha iniziato una folle corsa, conclusa alla rotonda con via Bondeno, quando i malviventi, nel tentativo di invertire repentinamente la marcia e di seminare i militari, sono andati a sbattere contro la segnaletica verticale dello spartitraffico. Nello stesso frangente, la gazzella dell’Arma, data la manovra improvvisa, non è riuscita a evitare l’impatto con il veicolo in fuga.

Tanto non è bastato a fermare i malviventi: tre soggetti, infatti, hanno immediatamente abbandonato il veicolo e si sono lanciati in una fuga a piedi approfittando delle zone di buio. Dietro di loro, un carabiniere, uscito malconcio dal veicolo incidentato, si è subito lanciato all’inseguimento dei tre e in condizioni di assoluta sicurezza ha fatto partire un colpo in aria che non è bastato a far desistere i fuggitivi. Solo dopo un centinaio di metri il militare è riuscito a bloccare uno dei malviventi. Quest’ultimo, in particolare, ha tentato di nascondersi tra le abitazioni della zona che nel frattempo era stata letteralmente circondata dagli equipaggi dei carabinieri giunti in rinforzo. I militari, a quel punto, hanno ammanettato l’uomo e lo hanno condotto in caserma per le verifiche del caso. All’interno dell’abitacolo abbandonato i militari hanno rinvenuto numerosi attrezzi atti allo scasso e alcuni oggetti la cui provenienza è tutt’ora in via di accertamento, finalizzato a comprendere se possa trattarsi di proventi di furto.

L’uomo, un pregiudicato albanese classe 89, è stato quindi dichiarato in arresto per i reati di resistenza e lesioni a P.U., danneggiamento aggravato e false attestazioni sulla propria identità. Giunto infatti presso la caserma di Riccione, il soggetto ha dichiarato generalità mendaci, sicuramente nel tentativo di nascondere la propria identità, su cui i carabinieri hanno accertato essere pendente un vecchio ordine di carcerazione, emesso nel 2017 dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura presso il Tribunale di Milano, per numerosi furti, rapine e resistenze messe in atto nel capoluogo lombardo, per le quali L.A. deve scontare ancora 7 anni e 6 mesi di reclusione.
Quindi, d’intesa con il Sostituto Procuratore di turno, Ercolani, l’uomo è stato immediatamente condotto in carcere, mentre proseguono le indagini tanto al fine di individuare i due complici in fuga quanto per accertare ulteriori responsabilità penali del gruppo.
I due carabinieri coinvolti nell’incidente hanno riportato numerose contusioni e una prognosi non superiore ai 10 giorni.

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