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Riccione: domenica “Rose, libri e le sue canzoni urgenti”. Vinicio Capossela in concerto

Questi tredici brani, scritti fra febbraio e giugno 2022, sono stati composti tutti insieme, generati da un sentimento di urgenza nata dal pericolo e insieme dalla necessità di opporvi una reazione in affermazione della vita”. Vinicio Capossela l’urgenza delle canzoni del suo ultimo album, ma non solo, la porterà domenica sera, il 23 aprile, alle 18 in piazzale Ceccarini, offrendo uno spettacolo che sarà il secondo atto della Festa della libertà di Riccione (22-25 aprile). Il cantautore si presenterà con rose e libri nella Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. “Non ho da offrire che parole”, è il titolo dello spettacolo unico e inedito che proporrà proprio a Riccione. “I libri sono oggetti umili, in fondo non hanno da offrire che parole. Non pretendono certo di cambiare il mondo, ma possono offrire agli individui la possibilità di cambiare sé stessi. Possono emozionare, inquietare, dilettare, orientare, ma sempre i libri costringono a pensare e pensare significa già cambiare”.

Sono problemi stringenti – sono le note dell’autore all’album Tredici canzoni urgenti -, il cui violento epilogo si prepara in una cultura tossica nella quale maturano la violenza di genere, l’abbandono della scuola, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, la cattiva educazione alla gestione delle emozioni, la delega all’intrattenimento digitale in cui versa l’infanzia. E poi la situazione emergenziale delle carceri, lo stato di minorità in cui versiamo, massimamente rappresentato dalla reclusione senza riabilitazione. E ancora, i nuovi modelli predatori di consumo sintetizzati nella formula all you can eat”.

A due giorni dall’uscita di Tredici canzoni urgenti, il repertorio proporrà inoltre in anteprima i nuovi brani nati – come spesso è accaduto nei trent’anni di carriera di Vinicio Capossela – dall’incontro con le pagine, questa volta di Brecht, Goethe e Ariosto, il quale ha anche ispirato il brano da cui è tratto il titolo del concerto.

Sarà un richiamo al presente, al dobbiamo fare qualcosa qui e ora: “La guerra di oggi richiama all’appello i valori di quanti l’hanno combattuta, esempi di resistenza come le staffette partigiane, la componente femminile, il lato umano della resistenza. La guerra che ci fa tornare a lucidi decodificatori della Storia come Bertold Brecht. O addirittura all’opera di Lodovico Ariosto, che individua l’inizio di nuove più terribili forme di devastazioni nella rivoluzione operata dalla invenzione delle armi da fuoco, che secoli più tardi porteranno agli ordigni di distruzione di massa. E che ponendo il senno sulla luna, denuncia la follia di cui è caduta preda la terra”.

Una sorta di spettacolo bibliopedico che ispirato da Omero e Dante, Wilde e Kerouac, Pasolini e Conrad e Céline e molti altri, spazierà tra i temi del viaggio e della follia, della guerra, della speranza e dell’amore, con l’intenzione di offrire emozioni e parole per cambiare.

Nella Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore – che è anche la festa di San Giorgio, patrono della Catalogna, paese in cui in questo giorno è uso scambiarsi un libro o una rosa – il grande cantautore porta a Riccione un concerto di canzoni che traggono ispirazione dalle parole dei libri e dalle rose della poesia.

 

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