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Riccione, CST UIL: “Servizi educativi, sicurezza, lavoro, riduzione delle tasse oggi sono la priorità di una comunità”

Un comunicato del sindacato CST UIL di Rimini:

La UIL ancora una volta deve riconoscere che la strada intrapresa dalla nuova Amministrazione del Comune di Riccione va nella  giusta direzione, gli impegni presi durante la campagna elettorale sino  ad oggi sono stati mantenuti.

Abbiamo già espresso la nostra soddisfazione con le nuove assunzioni fatte nel settore educativo, con il mantenimento pubblico dei servizi educativi 0/6 anni, con gli investimenti nella sicurezza delle scuole, con l’eliminazione dell’addizionale Irpef tassa iniqua che pesa soprattutto sulle buste paga dei dipendenti e dei pensionati.

Come UIL ancora una volta dobbiamo esprimere un giudizio positivo sulla riorganizzazione del settore polizia municipale e sicurezza urbana dove 16 agenti part time vedranno ampliato il il loro periodo da 10 mesi ad undici mesi, come UIL chiederemo nel nuovo anno all’amministrazione l’ampliamento a  12 mesi con anche la stabilizzazione degli ausiliari del traffico. 

Investire sulla sicurezza è diventato oggi una priorità, i cittadini devono sentirsi sicuri all’interno della propria comunità.

Noi riteniamo che investire in sicurezza urbana, nei servizi alla persona, è sicuramente un investimento per tutta la comunità, i cittadini hanno bisogno oggi più che mai di risposte concrete.

Nei  prossimi giorni la UIL chiederà a tutte le Amministrazioni di aprire dei tavoli di confronto sul tema del lavoro, nel nostro territorio i dati  sull’occupazione non sono alquanto positivi, anche se una piccola crescita c’è sul fronte occupazione femminile (occorre analizzare che tipo di lavoro è quello proposto alle donne: lavoro soprattutto  legato ai servizi e terzo settore), il tasso di disoccupazione giovanile è tra quelli più alti della regione.

La UIL chiederà anche all’amministrazione di Riccione di aprire un tavolo con le forze sociali ed economiche del territorio riccionese per analizzare i dati, per poi adottare nuove strategie per favorire politiche che possano creare nuove opportunità di lavoro, anche se non nascondiamo il fatto che che ciò dipende molto dalle  politiche regionali e nazionali”.

 

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