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Riccione col cuore: “Caro bollette. I contributi non bastano. Occorre fare di più”

L’aumento esponenziale dei prezzi dell’energia sta causando pesantissime difficoltà sia per i cittadini che per il sistema imprenditoriale, della nostra città. Nessuno riesce più a far quadrare i bilanci. Mai come oggi, l’argomento relativo al risparmio energetico, visti i gravosi aumenti di luce e gas, è diventato per i riccionesi di grande attualità”, si legge in una nota diffusa dalla Lista civica Riccione col cuore. “I rincari delle bollette sono evidenti e sono tante le famiglie riccionesi che si stanno chiedendo come poter ottimizzare le spese e soprattutto come ridurle al minimo. Il Comune di Riccione, come d’altronde tutti i comuni italiani, ha cercato, per come ha potuto, di dare un aiuto, attraverso piccoli contributi economici, ai nuclei familiari disagiate economicamente”. 

Ma non basta”, si legge nella nota. “Per quanto apprezzabile, il ricorso ad interventi di assistenza per alleviare il caro bollette, certamente indispensabili in questo momento di forte emergenza, non risolve il problema. Non sono più sufficienti interventi-tampone. È necessario che anche la politica locale, non stia con le mani in mano aspettando interventi del Governo o della Regione, ma assumendosene una chiara responsabilità, affronti la questione una volta per tutte.  E faccia quello che deve!”.

Puntare, cioè, senza esitazione, a creare le migliori condizioni possibili per la produzione locale di energia che da sola riduce i costi delle bollette, contrasta la povertà energetica, sviluppa l’economia locale mantenendo i profitti sul territorio. Ecco perché sarà un nostro forte impegno favorire la costituzione delle Comunità di energie rinnovabili e l’autoconsumo individuale e collettivo. Il Comune di Riccione dovrà, e ci batteremo perché accada, mettere a disposizione del proprio territorio, dei cittadini, delle comunità e delle imprese, tutte le informazioni che incentiveranno l’energia condivisa, sostenendo concretamente chi intende partecipare attivamente alla creazione delle Comunità energetiche, mettendo a frutto il potenziale rinnovabile (fotovoltaico in primis) del proprio patrimonio edilizio, dal tetto della propria casa a un’area o un edificio da recuperare”. 

E il primo passo dovrà certamente farlo l’amministrazione comunale stessa individuando gli spazi pubblici utili all’installazione di impianti fotovoltaici, come tetti delle scuole, i capannoni industriali o commerciali, le aree dismesse o meno, dai privati e i Palazzi pubblici. E guardando, poi, oltre i confini comunali, dovrà contribuire a dare vita ad un Piano energetico romagnolo dove si individuano azioni più forti, più siti per produrre i megawatt necessari per l’intera Romagna, impianti in grado di garantire benefici per tutte le città della Riviera, come garantire energia dai costi ridotti per gli alberghi o gratuita per tutte le scuole, gli ospedali e i palazzi di pubblica utilità”. 

Parliamo”, conclude la nota di Riccione col cuore, “di una rivoluzione dal basso, che realizza l’indipendenza energetica della nostra città e punta a una transizione davvero ecologica e attenta alla giustizia sociale”.

 

Info:

366 8037017

info@riccionecolcuore.it

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