Nella seduta odierna, 19 dicembre, del Consiglio Comunale di Riccione, il nuovo gruppo consigliare Riccione Civica chiederà che venga inserita nel bilancio comunal un capitolo di spesa dotato di 300mila euro per la promozione di Riccione sui mercati esteri.
“Viviamo di turismo e del suo indotto quindi non ci rassegnamo a questa situazione di scarsa visibilità alla quale ci siamo purtroppo abituati, su mercati ad alto valore aggiunto, scrivono i consiglieri di Riccione civica.
Purtroppo la nostra capacità di raggiungere e dialogare sui mercati esteri si è dimostrata troppo debole ed inefficace.
Anche nel 2019 assistiamo ad un calo delle presenze straniere.
Fenomeno che per altro non si registra nei comuni a noi vicini in modo così significativo.
Oggi più che mai i nostri concorrenti esteri si dimostrano attraenti e capaci di intercettare una domanda di turismo internazionale che secondo accreditati studi di settore vedrà espandersi nei prossimi anni in modo significativo.
Questa amministrazione purtroppo è rimasta immobile di fronte ad uno scenario che è mutato significativamente negli anni e la città a questo punto pretende in modo formale che si inizi un percorso virtuoso almeno nel comunicare fuori confine quello che siamo e che possiamo ancora offrire.
La strada per poter affermare che Riccione, continuano gli esponenti di Riccione Civica, ed il suo territorio sono presenti ed ancora vivi sarà lunga e complessa.
Dopo anni di mancati investimenti strategici in riqualificazione urbana che avrebbero dovuto prendere forma partendo dal cuore della zona turistica, uniti ad una politica sterile di spese enormi per “eventi” che hanno dimostrato di non essere adeguatamente ripagati dai fatturati dei nostri operatori, la città non deve e non può dimenticarsi di essere presente presentandosi sui mercati più interessanti.
L’idea di città che questa amministrazione ha proposto si è rivelata debole e fallimentare, oggi tutti se ne stanno rendendo conto a vari livelli.
Almeno torniamo a comunicare quello che sappiamo fare bene.
Più azioni concrete e meno trucco e parrucco.”