“Il sindaco Tosi si è superata! Nel viale Ferrara sono stati abbattuti 174 platani di oltre 60 anni. Si potrebbe pensare – scrive in un comunicato il direttivo di Riccione Civica – che tutti i 174 fossero malati, invece NO, non è così. Quelli non sani erano appena una ventina, gli altri godevano di ottima salute con la sola necessità di essere mantenuti, come ogni altro albero.
Riccione si sta chiedendo – prosegue il comunicato della lista civica riccionese – come si sia arrivati a questo punto? Si mormorano lamentele dei residenti a causa delle foglie che candendo intasavano le “grondaie”, trattandosi di alberi molto alti e prosperosi.
Riccione civica fissa il punto: anziché tagliare indiscriminatamente 174 alberi che generano ombra, freschezza ed ossigeno, perché l’amministrazione comunale non ha puntualmente provveduto con la loro ordinaria manutenzione e cura?
Perché non sono state proposte alternative possibili?
Perché non si è pensato di eliminare qualche posto auto per allargare i marciapiedi, invece di abbattere?
Sono evidentemente – continua la nota di Riccione Civica – del nostro parere anche i 420 firmatari della petizione nata per fermare la furia del sindaco contro il verde di Riccione.
Purtroppo nessuna risposta è pervenuta in merito, così come è emerso anche dal confronto tra il nostro coordinatore Andrea Delbianco e il Pres. Galassi in quota maggioranza nel confronto televisivo avvenuto il 10/02 negli studi di Icaro TV, dove addirittura uno dei firmatari ha smentito le affermazioni dell’esponente di maggioranza in diretta.
Basta strumentalizzazioni politiche sulla pelle e sulla sensibilità ambientale!
Una propaganda partita con i “pini del Trc” (2014), passata attraverso il più recente “patto” con gli ambientalisti (2017) ma che oggi manifesta la sua vera natura con lo scempio dei platani di Via Ferrara.
Durante il mandato Tosi sono stati tagliati dai 600 agli 800 alberi riccionesi. Il primo numero viene dall’amministrazione, il secondo da fonti ambientalistiche.
Per Riccione Civica era doveroso sondare altre possibili opzioni per coniugare le opere di riqualificazione urbana con la doverosa salvaguardia del patrimonio verde che è stato purtroppo distrutto.
Adesso il forte timore in città riguarda i prossimi interventi che interessano la città proprio dove insistono alberature importanti soprattutto in zona turistica, quale piatto ci riserverà l’amministrazione?
Uno sviluppo sostenibile dove l’aspetto ambientale e la cura per il patrimonio verde della città siano messi al centro non solo è doveroso ma assolutamente strategico per il nostro futuro come città turistica.
Viviamo della nostra immagine – conclude il comunicato stampa del direttivo di Riccione Civica – e la sensibilità anche dei nostri ospiti verso questi aspetti sarà sempre più rilevante in futuro e la città dovrà essere davvero coinvolta soprattutto quando si decidono azioni così radicali.
Non vorremo mica farci appellare Riccione “Perla del cemento” o la “Perla grigia” dell’Adriatico?”.
