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Riccione Civica: “Il bilancio nasconde 4,2 milioni di perdite”

Riccione Civica

Riccione Civica intervien sul bilancio del Comune di Riccione

“Il bilancio del comune spesso sbandierato ai 4 venti, come “ricco e virtuoso” in realtà cela fra le pieghe tecniche un buco estremamente rilevante, crediti da incassare che in realtà non esistono più da praticamente 5 anni e che ancora oggi vengono presentati come “reali ed esigibili”, per “la modica” cifra di 4,2 milioni!

In consiglio comunale, Andrea Delbianco legge una lunga disamina che pone all’attenzione del consiglio la vicenda Palariccione Spa, una storia complicata che parte da molto lontano che però andava gestita contabilmente in modo molto diverso, rispetto ai desiderata del sindaco.

Com’è possibile mantenere ancora oggi un credito per 4,2 milioni verso la società che risulta “cessata” nel gennaio 2016, nel pieno del primo mandato Tosi?
Una società chiusa non può restituire nessun credito al comune ed evidentemente già da anni andava registrata la perdita e così come prevedono le norme contabili ripianato il “buco” entro la fine della legislatura nel 2019.

Nel 2016, il bilancio avrebbe accusato un colpo al cuore molto più rilevante di oggi pari a circa 6 milioni, sicuramente a chi di dovere saranno tremati i polsi.

La “trovata” fu quella di diluire quell’enorme perdita, per 350.000 € all’anno.
Così facendo avrebbero “guadagnato tempo e soldi liberi” da spendere magari in tante delle “futili” iniziative alle quali siamo stati abituati in città negli ultimi anni.

Per Riccione Civica il sindaco forse preso dall’ansia nell’affrontare una tale situazione, ha preferito cercare a tutti i costi una scorciatoia.
Per fortuna gli enormi trasferimenti fiscali che sono arrivati da Roma nel 2020, hanno consentito al comune di Riccione di salvarsi in corner e di non chiudere in disavanzo, un vero disastro scampato.
Adesso capirete come nonostante l’enorme avanzo di bilancio che quest’anno ha superato i 15 milioni, presenta in realtà danaro spendibile solo per 300.000 ca.

Dopo le nostre indagini intercorse negli ultimi mesi, il fondo crediti di dubbia esigibilità è lievitato in modo esponenziale, tanto da coprire una eventuale stralcio di quei crediti, probabilmente avevano intuito quanto vi stiamo raccontando.

Oggi è agli atti il nostro intervento in consiglio, tuttavia di fronte alle nostre note, Il silenzio dell’Assessore Santi e del sindaco Tosi in consiglio sono secondo Riccione civica una prima ammissione chiara del fatto che la nostra analisi è vera e puntuale.
Chi ha le responsabilità politiche è ancora in tempo per delucidare i riccionesi su questo Dossier, altrimenti dovrà rispondere alle verifiche tecniche degli organi preposti al controllo formale come la “Corte dei conti”.”

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