“Quando si parla del Marano – scrive Andrea Delbianco della lista Riccione Civica – l’area di confine tra Riccione e Miramare, solitamente si considerano il degrado e l’abbandono degli immobili da riqualificare o delle nuove costruzioni di quest’area. Noi di Riccione Civica invece, partiamo dall’aspetto ambientale di quel territorio, ovvero, la stretta tra la foce del fiume Marano (Riccione) e il rio dell’Asse (confine Miramare/Riccione), corsi d’acqua che creano molti problemi per la balneabilità del tratto in oggetto. Se non si risolvono questi problemi di base, è difficile rendere appetibile l’area per gli eventuali investitori.
Sulla foce del Marano le responsabilità ricadono sull’amministrazione comunale di Riccione. Quello che si sta facendo non è assolutamente sufficiente in quanto, non si dà la dovuta importanza in termini economici a questo tipo di problemi; ad esempio: investimenti sul depuratore e sulla ricerca delle cause delle fonti inquinanti. Inoltre, abbiamo il rio dell’Asse del quale sono responsabili entrambe le amministrazioni, Rimini e Riccione, per il quale altrettanto manca l’individuazione delle fonti inquinanti. D’altronde – prosegue la nota di Delbianco, coordinatore di Riccione Civica – basterebbe ricercare e chiudere tutti gli scarichi non autorizzati lungo il tragitto del Rio sino al mare migliorando così il contesto ambientale di tutta l’area.
Se queste situazioni troveranno una soluzione, allora sì che si potrebbe aprire un nuovo scenario per il Marano che tanto è stato bistrattato negli anni. L’amministrazione riccionese si dovrebbe porre come interlocutore/facilitatore di una progettazione unica tra tutti i soggetti privati, partecipando con le proprie aree ed immobili in modo da ideare un progetto coraggioso ed innovativo. Intraprendendo questo sentiero virtuoso si dimostrerà realmente di lavorare per il bene del proprio territorio nel suo insieme, incomidestinando ad esempio a destinare i fondi necessari per la rinascita di una “Marano nuova” , sfruttando tutta la sua morfologia territoriale a scopi sportivi, turistici ed ambientali.
La zona Marano potrebbe offrire un’enorme opportunità di destagionalizzazione per le realtà turistiche legate anche al settore sportivo ad esempio, senza alcun bisogno di ulteriori costruzioni sull’orizzonte, bensì usando le cubature già esistenti con una semplice ma ormai inderogabile opera di riqualificazione.
Implementando una maggiore copertura del verde su questo territorio, lo si farebbe diventare una zona con alta caratterizzazione ambientale ed eco-friendly.
Basta cemento inutile! Non serve alla città!
E’ notizia di qualche giorno fa – scrive ancora l’esponente di Riccione Civica – che l’amministrazione avrebbe incaricato ad uno studio privato “la fattibilità” di uno “skate park” all’interno del parco della Resistenza; a parte l’ennesima consulenza esterna che ci costerà più di 13 mila euro, noi come tantissimi cittadini siamo rimasti davvero sgomenti.
Riccione Civica si sta domandando quale fosse la necessità di cementificare una vasta zona del verde nel parco della Resistenza, anziché ripensare alla ristrutturazione dello skate park già esistente.
Perché abbandonare al definitivo degrado quello esistente da anni dietro l’hotel Le Conchiglie? Oltretutto proprio nella zona del Marano?
Qual è il senso di deturpare il verde pubblico al parco, per realizzare questa opera vicino al complesso sportivo visto che potrebbe essere un buon “Driver” per ripensare ad esempio l’area dove insiste la vecchia struttura al Marano ? Questa irragionevole scelta dell’amministrazione è un chiaro segnale che indica la netta e definitiva volontà di NON investire più e quindi, di NON riqualificare l’area in oggetto e quindi rinunciare alle prospettive di un futuro migliore per tutta l’area.
Lo vecchia rampa per gli skate al Marano e le sue condizioni da terzo mondo – prosegue Delbianco – si trova in balia dei malviventi, cosa che danneggia assolutamente le prospettive di vita in quel territorio e dei suoi abitanti.
Le famose promesse elettorali del 2014 e del 2017 da parte di questa Giunta siano state semplicemente uno “specchietto le allodole”. Oggi siamo nel 2020 e nulla è cambiato in questa parte della città: stesso degrado e nessun segnale tangibile di un’inversione di tendenza. Noi siamo favorevoli alle nuove infrastrutture sportive che ci possano permettere di intercettare manifestazioni di livello nazionale, ma non possiamo essere d’accordo sulla scelta di posizionarlo all’interno del parco della Resistenza e decretare definitivamente la fine di ogni speranza di riqualificare quello esistente al Marano dietro l’Hotel le Conchiglie. Dopo la chiusura (4 anni fa) dei i campi da calcetto del Marano, ed ora con lo skate Park abbandonato, si comprende perfettamente l’obiettivo e la politica di questo Sindaco, ossia che del Marano non gli ne può fregar di meno.
Purtroppo – conclude Andrea Delbianco – più andiamo avanti e più dobbiamo registrare fallimenti e buchi neri che questa città non si merita assolutamente”.
Andrea Delbianco, coordinatore Riccione civica