A Riccione i cimiteri sono ancora chiusi e il Partito Democratico chiede al sindaco Tosi il perché.
“La nostra città prova oggi a ripartire – scrive la segreteria Dem in un comunicato – allentando dopo due mesi di lockdown. Anche i cimiteri, con il rispetto delle disposizioni vigenti in materia di tutela di salute pubblica riaprono per le visite ai propri cari. Ovunque ma non a Riccione. Il Covid-19 ha separato anche i vivi dai morti, non ha concesso neppure quello spazio per accogliere il lutto e i suoi sentimenti”.
“Questa mattina – prosegue la nota – molte persone hanno atteso invano l’apertura dei cancelli del cimitero cittadino, blindati come le preghiere che molti di loro avrebbero voluto riservare. Da fuori si respira un’atmosfera desolante, c’è chi deluso e sconfortato impreca, chi si chiede come mai, chi getta uno sguardo oltre il muro come per cercare qualcosa, un rito improvvisato, una ipotetica carezza, quelle azioni che ci rendono ancora umani. L’apertura dei cimiteri è uno di quegli atti in cui il sindaco ha facoltà di decidere in piena autonomia la sua apertura”.
“Forse la Tosi è troppo presa ad occuparsi delle spiagge, dei ricorsi al Tar, delle ripicche, dei titoli di giornale, delle dirette televisive e di vestire i panni di organo di stampa del suo movimento politico. Ieri titolava il suo comunicato: “E’ una follia dannosa chiudere le spiagge. Per i MIEI cittadini non posso accettare i giochi di potere. E’ una mossa Pd per mettere in crisi l’alleato di governo”.
“La sua schizofrenia politica – conclude la nota del Partito Democratico riccionese – la fa cadere per l’ennesima volta nelle provocazioni di parte, dimenticando che un sindaco prima di tutto è un Ufficiale di Governo tenuto ad amministrare senza differenze di colori e bandiere. Aprire un cimitero non porta consenso, ma trasmette pace a chi non è riuscito a portare un fiore per la ricorrenza di un lutto in questi momenti difficili. Ci vorrebbe poco a capirlo”.