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A Riccione è chiaro chi è eleggibile ma è mistero sulle strisce blu

Sappiamo di vivere in un Paese, l’Italia, dove non si contano, irrisolti, i conflitti di interesse tra esponenti di primo piano della politica e del governo ed attività economiche che spaziano dai monopoli sui mezzi di informazione, alle banche alle attività industriali più diverse,

A Riccione, qualche esponente della politica pensa di sollevare un polverone mediatico sui presunti conflitti di interesse tra la candidata del centro sinistra Sabrina Vescovi e la sua attività imprenditoriale.

Tutto nasce dalla “notizia” che il Comune di Riccione ha assegnato ad Eurocom Telecomunicazioni delle commesse per la fornitura di apparecchiature per la video sorveglianza per circa 130 mila euro in 4 anni. Le procedure sono avvenuto utilizzando il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Ora, che un dirigente di una azienda (non amministratore, non proprietario) non possa candidarsi alla carica di Sindaco perché nel passato l’azienda per la quale lavora ha fornito il Comune nel quale si candida, appare quanto meno pretestuoso, oltre che del tutto infondato.

Già in un altro Comune non non distante, nel passato, si è tentato le strada giudiziaria dell’incompatibilità, per fare decadere un sindaco eletto. Si trattava di Cattolica e del sindaco Cecchini, in quanto proprietario dell’azienda Umpli che fornisce in via permanente impianti di illuminazione ai Comuni tra cui quello stesso di Cattolica. Tutti sanno come è finita. Rigettato il ricorso.

Questo caso è ancora più semplice. A quanto abbiamo letto, Sabrina Vescovi non è proprietaria dell’azienda che ha rapporti con il Comune di Riccione, ma dirigente: una dipendente.  Se esiste un problema è sufficiente rimuovere l’eventuale incompatibilità, quando verrà eletta sindaco, andando in aspettativa. Così fece, per esempio, il sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli dopo la causa che aveva portato alla sua decadenza (ma per confitti, per quanto opinabili, molto più seri di quelli di cui stiamo parlando): tornò a presentarsi alle elezioni, le vinse e dopo aver ottenuto un periodo di aspettativa nessuno ebbe più niente da ridire.

Soprattutto, è importante distinguere la differenza tra ineleggibilità ed incompatibilità. Saperlo bene è il presupposto indispensabile per tutti i ragionamenti.

La ineleggibilità agisce sulla figura del candidato, quando è soltanto in corsa per una carica e neppure si sa se la otterrà.

L’incompatibilità, all’opposto, agisce quando qualcuno non è più candidato, ma è già stato eletto e ricopre una carica. Se rilevata, è sanabile rinunciando al ruolo in conflitto con quello istituzionale.

Perché c’è u’altra differenza importante: l’elezione di chi è riconosciuto ineleggibile viene invalidatata e non è sanabile. Mentre, come abbiamo visto, chi risulta incompatibile basta che risolva i suoi conflitti e resta al suo posto.

Insomma, sarebbe bastato guardare bene le leggi per evitare una polemica sul nulla.

Più interessante la vicenda dei parcheggi a pagamento. Chi ha deciso di mettere nuove strisce blu?

Bisogna andare per esclusione. Sicuramente non il Commissario. Improbabile infatti che un Commissario governativo appena nominato, senza una valida ragione di bilancio, prenda una iniziativa impopolare come questa.

Corpo Intercomunale di Polizia Municipale Pierpaolo Marullo. Ha dichiarato che la decisione del Commissario segue indicazioni ricevute dalla precedente amministrazione.

La dichiarazione di Renata Tosi lascia invece intendere che l’allora sindaco  non era a conoscenza di indicazioni del genere, e a quanto sembra non c’è un documento della Giunta che le confermerebbe. E qui il mistero si fa più fitto. Eppure, ci sarà pur stato qualcuno dell’Amministrazione comunale che abbia dato ha dato in qualche forma il via libera al comando dei Vigili e a Geat per fare le strisce blu. Perché non è neppure immaginabile che sia un comandante della municipale a prendere un’iniziativa del genere senza alcuna indicazione dell’Amministrazione.

Proponiamo due soluzioni.

  • Busta 1. Si faccia avanti chi ha preso la decisione e la difenda.
  • Busta 2 Si cancellino le strisce blu e si ritorni al bianco.

L’Arciunès

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