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A Riccione c’è Carloxid, il “Tatuatore dei Vip”

Disegnare sulla nuda pelle. Tracciare una forma e riempirla con colore e creatività. È quello che fanno i tatuatori, dei veri e propri artisti che usano il corpo delle persone come una tela. A Riccione esiste un personaggio che ha fatto del proprio lavoro una vera forma d’arte, scegliendo fra i suoi modelli diversi personaggi del mondo dello spettacolo. Si chiama “Carloxid” (il suo vero nome preferisce non rivelarlo), ha 28 anni, viene da Bologna ma il suo studio si trova nella Perla Verde. Da molti è conosciuto come “il tatuatore dei vip”. Cerchiamo di conoscere meglio questo artista del tatuaggio e, soprattutto, perché i personaggi del mondo dello spettacolo vengono proprio da lui a farsi disegnare sulla pelle.

Carloxid

Carloxid, che cosa rappresenta il tatuaggio per lei?

«Un modo per esternare pensieri e visioni delle persone, rappresentarle secondo il mio stile di disegno, e renderle felici, la realizzazione di un progetto è parte del processo creativo seppur magari piccolo e insignificante per qualcuno, al contempo assolutamente importante per chi se lo sta tatuando addosso. Il tatuaggio è apparentemente un bene effimero ed estetico, seppur il cliente non stia comprando un oggetto bensì un emozione».

Da quanto ha iniziato questa attività?

«Da 10 anni seppur io sia giovane diciamo, è una cosa che ho sempre voluto fare fin da bimbo. Invece di giocare a pallone in serie A, la  mia aspirazione era il tatuaggio, quindi ho iniziato ad avvicinarmi a questo tipo di tecnica raffigurativa già all’età di 14, 15 anni».

Ha frequentato qualche corso per tatuatore oppure è un autodidatta?

«Esistono anche scuole ma sono spesso inutili, perché durano qualche giorno e non servono affatto per capire le dinamiche di questo ambiente, io sono autodidatta».

Lei è considerato da molti il “Tatuatore dei Vip”. Quanti ne ha tatuati? Ci può fare qualche nome?

«Non so se vengo chiamato il “Tatuatore delle celebrities ” o cose simili, ne ho comunque tatuati molti a livello mondiale e il maggior numero in Italia. L’ultimo che ho tatuato è Marco Belinelli, il cestista italiano unico di sempre a vincere un titolo NBA . Ho tatuato anche Emis Killa, Rudy Zerbi, Gue Pequeno e tanti altri».

Perché, secondo lei, una persona decide di farsi un tatuaggio?

«Semplicemente per esternare i propri pensieri…».

Lei quanti ne ha sul suo corpo?

«Non molti, ho ancora tanto spazio a disposizione».(ride ndr)

Qual è il più strano che ha realizzato?

«Un giorno a Londra, due gemelli si sono fatti tatuare due puntini sulla mano per creare una faccina sorridente, proprio come si faceva a scuola da piccoli, è stato divertente».

Guardandosi indietro, è soddisfatto dei risultati che ha raggiunto fino ad oggi?

«Sono abbastanza soddisfatto, anche se nella vita c’è sempre da imparare sia a livello umano che tecnico».

Per sapere di più su Carloxid, visitate il profilo instagram @carloxid che ha raggiunto oltre 90 mila followers.

Nicola Luccarelli

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