“L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio l’economia italiana, ha letteralmente distrutto i rapporti interpersonali e ha praticamente creato un solco in ambito sociale non indifferente”.
Ad entrare in merito alla questione è Luca Campisi Portavoce del Popolo della Famiglia di Riccione: “Questi sono i temi che ogni giorno trattiamo come movimento politico e che non passa di certo inosservato agli occhi di tutti – commenta -. Il momento è veramente drammatico, le persone hanno subito un contraccolpo psicologico non indifferente. Quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta. Lo afferma la stessa Caritas nel Rapporto Povertà. Ho sentito di persone che per svariate cause, come ad esempio la perdita del lavoro, sono state sfrattate e dormono all’interno delle proprie auto o addirittura all’interno degli autobus di linea, a volte con i propri figli. Un’immagine straziante, che mi fa accapponare la pelle e che proietta la mia attenzione su questo governo che, invece di pensare ai propri cittadini in difficoltà, preferisce condurre i giochi di palazzo in modo tale da spartirsi le poltrone. Tra le persone che chiedono aiuto alla Caritas si sono affacciati quest’anno anche tanti piccoli commercianti e lavoratori autonomi che non riescono più ad affrontare spese come affitto degli immobili, rate del mutuo, utenze ecc, che per la prima volta hanno sperimentato condizioni di disagio e di deprivazione economica tali da dover chiedere aiuto”.
“Inoltre – continua Campisi – moltissimi minori subiranno un doppio colpo: le difficoltà del presente, dove ragazzi in famiglie povere accedono a intermittenza i percorsi di istruzione, e un futuro pregiudicato perché per loro sarà quasi impossibile uscire dalla condizione di povertà e di incertezza per accedere a percorsi di istruzione solidi, stabili e duraturi. Parliamo chiaramente, le misure emergenziali introdotte dal governo per contrastare la crescente povertà non sono state sufficienti e questo, purtroppo, è il risultato “.