Approvato ieri sera, dal Consiglio comunale di Riccione, il nuovo Regolamento per l’accesso alle strutture dell’infanzia, ai centri estivi e al servizio di ristorazione scolastica così come posto al voto dall’assessore alla scuola e ai servizi educativi, Alessandra Battarra.
Vengono snelliti i criteri per le domande per entrare nelle graduatorie come quelli relativi alle tipologie lavorative dei genitori dichiaranti, al nucleo familiare, eliminati del tutti quelli relativi alla metratura dell’abitazione o all’assegnazione catastale di questa, cosicché chi compilerà il questionario di iscrizione a partire dal nuovo anno si troverà a dover rispondere a meno domande rispetto a quelle previste dal vecchio regolamento.
Adottato il criterio secondo cui al momento dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia tutti i cittadini possano in egual modo accedervi, mentre prima venivano privilegiati coloro che avevano frequentato per uno, due o tre anni i nidi comunali. Questo criterio va nel senso del principio di un libero accesso a tutte le strutture scolastiche all’interno di un territorio comunale. I residenti nel comune di Riccione avranno una graduatoria, mentre in una graduatoria separata verranno inseriti i non residenti. Priorità sono poi state inserite per situazioni di handicap in famiglia anche se non legate al bambino. Previsto nel regolamento anche il caso di genitori che studiano ivi compreso dottorati di ricerca, tirocini e similari.
Alessandra Battarra, assessore alla Scuola e ai servizi educativi: “Era doveroso mettere mano a questo regolamento perché era piuttosto datato, l’ultimo risale al 2009. Dopo 10 anni il regolamento aveva bisogno di essere completamente revisionato perché i criteri che all’epoca avevano spinto alla stesura del regolamento oggi sono per la gran parte non più adeguati e rispondenti alle esigenze attuali. Si trattava inoltre di un regolamento piuttosto complicato quindi nella stesura attuale abbiamo lavorato nell’ottica di una maggiore semplificazione. Infine questo regolamento è frutto delle sollecitazioni che ci sono arrivate sia dai cittadini quindi dagli utenti che dagli uffici stessi”.
Il Sindaco Renata Tosi dichiara che: “La scelta che questa amministrazione ha fatto di dare apertura in termini di iscrizione anche ai bimbi che non hanno frequentato i nidi e che quindi sono stati a casa con la mamma, è stata fatta perché riteniamo che anche la mamma sia educativa. Quindi anche se un bimbo non ha fatto il nido deve avere la possibilità di accedere alla scuola dell’infanzia, così come un bimbo che da zero a tre anni ha frequentato una scuola privata paritaria deve poter accedere al servizio comunale. Secondo noi non ci deve essere un obbligo del nido come invece la Regione Emilia Romagna vuole fare da anni, imponendo un sistema educativo da zero a sei anni anziché da tre a sei. Noi abbiamo un progetto politico che è quello di dare un contributo alle mamme che stanno a casa con i propri bimbi dallo zero a tre anni”.