“Se lo shopping è stato consentito – scrive Stefano Caldari, assessore al turismo del Comune di Riccione sul suo profilo Facebook – se gli addobbi sono stati consentiti, è giusto dare la possibilità ai cittadini di uscire e stare all’aperto, ovviamente con l’uso delle mascherine, a guardare le luci di Natale”.
“Come ha detto oggi la stessa ministra degli Interni Lamorgese, se è stato consentito lo shopping natalizio – prosegue Caldari – per salvaguardare un certo tipo di economia poi non si possono militarizzare le strade delle città.
La ministra ha avuto ragione e le polemiche che stanno seguendo su tutte le strade dello shopping da Torino a Milano, da Roma a Napoli e quindi ovviamente anche sulla Riviera, sono inutili ma erano immaginabili. Erano scontate”.
“Riccione non ha creato alcun evento, ha addobbato per Natale la città”, scrive ancora difendendo le scelte dell’Amministrazione.
“Non fermiamoci però a guardare solo le foto perché le prospettive degli scatti ingannano l’occhio e non sono veritiere.
Guardiamo da vicino strade come viale Ceccarini, o viale Dante, o il lungomare di Riccione, strade larghe abbastanza per consentire il passeggio sicuro.
Inoltre sui viali erano presenti gli agenti della polizia locale e per l’accensione delle luminarie c’erano anche gli addetti che vigilavano sul rispetto delle regole.
Tutti ma proprio tutti avevano la mascherina, perché la differenza – conclude l’assessore Caldari – oggi come per tutti i prossimi giorni la farà la responsabilità personale dei cittadini.
I cittadini, voglio dirlo chiaramente, sanno come non correre rischi. I negozianti sanno far rispettare le regole, i bar e i ristoranti, che da domani apriranno perché l’Emilia Romagna entra in zona gialla, sapranno rispettare le regole. Il resto sono solo polemiche”.