Due i reati a lui contestati. Uno per detenzioni ai fini di spaccio, l’altro per calunnia. Problemi con la giustizia per un buttafuori di 56 anni di Riccione, noto per aver lavorato in diversi locali della riviera romagnola e per essere stato il bodyguard anche di diverse celebrità dello spettacolo, come l’attore Sylvester Stallone e la popstar Madonna.
I problemi per il bodyguard sono iniziate nel 2010, quando durante un trasloco i Carabinieri lo hanno trovato in possesso di oltre 20 grammi di cocaina e un bilancino, oggetto tipico di chi spaccia droga. Per lui erano scattate così le manette e nel processo di primo grado, svoltosi nel luglio del 2014, è stato condannato a tre anni di reclusione per spaccio e assolto da altri fattispecie di reato. In attesa del giudizio del Tribunale d’Appello, il riccionese, difeso dall’avvocato Marco Lunedì, continua la sua battaglia giudiziaria anche per quanto riguarda l’accusa di calunnia da parte di nove Carabinieri.
Durante un’udienza aveva infatti attaccato i militari accusandoli che la droga fosse loro e che avessero additando la colpa a lui per metterlo nei guai. Una versione dei fatti negata dai militari, i quali, rappresentanti dal legale Moreno Maresi, oltre ad accusarlo di calunnia si sono anche costituiti parte civile. I Carabinieri verranno ascoltati in autunno.