Mentre prosegue la realizzazione del Parco Avventura all’interno dell’Arboreto Cicchetti, con un progetto che prevede l’installazione di attività sportive tra gli alberi, non si placano le proteste delle associazioni ambientaliste. Con una nota criticano il progetto dell’amministrazione comunale e l’operato del sindaco Tosi.
“Assistiamo atterriti in questi giorni ad un massiccio intervento di “impalcatura” degli alberi presenti in Arboreto Cicchetti.
Il progetto del Parco Avventura con tanto di casette sugli alberi (Tree Village) e giochi sportivi tra pianta e pianta, per mezzo di vistose imbragature ai tronchi degli alberi , prende forma, trasmutando definitivamente l’identità del più antico e storico polmone verde di Riccione,
l’Arboreto Cicchetti.
Un intervento che di fatto ha snaturato la bellezza naturale di un’area che avevamo tutti il dovere di preservare per ciò che rappresenta per la città, soprattutto in un particolare momento dove maggiormente si manifesta l’importanza della salvaguardia dell’ambiente.
In tempi di coronavirus la natura ha dimostrato, attraverso inequivocabili messaggi a noi umani, che non siamo padroni assoluti di questo Pianeta.
Come ambientalisti ci domandiamo quali misure e accorgimenti tecnici adotterà l’impresa per garantire la salute ed il buono stato di conservazione degli alberi su cui ora si sta realizzando il tree village.
Mentre attendiamo di conoscere la posizione ufficiale e definitiva della Soprintendenza, coinvolta da noi associazioni sin da settembre scorso ad oggi, per l’adozione dei Vincoli di Tutela storicopaesaggistica- culturale nonché di Bellezza naturale dell’area, è doveroso interpellare nuovamente l’Amministrazione comunale, ed in primis il Sindaco Renata Tosi , sugli sviluppi del progetto in essere in relazione alle misure di contenimento della pandemia Covid-19.
Ma anche in relazione alla capacità statica ed antisismica degli alberi di sorreggere per 15 anni il peso di cose (casette, business ludico-sportivo privato.
Sin dall’avvio del bando pubblico per l’assegnazione dell’area, il Sindaco Tosi non ha mai risposto ad un solo quesito ambientale da noi posto, costringendoci a ripetuti ed osteggiati accessi atti documentali in Comune, tutt’ora in corso.
Neppure davanti alla nostra petizione pubblica (che ha raccolto circa 2000 firme) per il riconoscimento dell’Arboreto quale Patrimonio storico-culturale-paesaggistico della città, ha espresso una sola parola nel merito. La paladina dei pini del Trc e del dialogo con i cittadini si è
letteralmente volatilizzata davanti alla possibilità di vincolare l’identità dell’Arboreto ed il suo capitale naturale nascondendosi sempre e comunque dietro al “racconto imprenditoriale” della ditta vincitrice del bando, col sogno di riempire le casse comunali.
Ora, in che modo garantirà la libera fruizione pubblica dell’area (garantita nel contratto di affidamento) vista la compresenza di attività commerciali e di ristoro private che dovranno necessariamente adottare le misure di distanziamento sociale previste dai provvedimenti
ministeriali e regionali? Sicuramente osserveremo l’evoluzione dell’area per essere sicuri della sua reversibilità e della sua
accessibilità.
E, non da ultimo, il tema della mobilità che ricadrà interamente sulla viabilità del viale Ceccarini.”
Rete ecologista provincia di Rimini
(Ambiente & Salute, Anpana,, Fondazione Cetacea, Legambiente Valmarecchia, Rigas Rimini,
W.W:F )