Dal PartitoDemocratico di Riccione riceviamo e pubblichiamo:
“La variante al RUE appena approvata è figlia delle ultime leggi nazionali e regionali, come la legge regionale sul recupero dei sottotetti.
Tutti gli interventi, soprattutto quelli sugli alberghi e il residenziale, si reggono sulle possibilità offerte dalla “7ter regionale“, che permette di andare in deroga a diversi parametri urbanistici. Sulle possibilità date dai bonus e dagli aumenti volumetrici, già esistenti del RUE precedente, la richiesta di miglioramento sotto l’aspetto energetico limiterà certamente, a causa di elevatissimi costi, tali interventi.
In periodi di crisi economica i soli bonus volumetrici non bastano, per far ripartire interventi di ristrutturazione e recupero dell’esistente.
La riduzione degli oneri indicata anche nel decreto Sblocca Italia, e che molti comuni hanno già adottato, sarebbe stata molto utile, soprattutto per interventi legati alle famiglie con meno capacità economiche.
Proprio per questo il PD ha presentato un emendamento sulla diminuzione degli oneri, che aveva ottenuto anche il parere tecnico positivo dello stesso dirigente, ma che è poi stato bocciato sia dalla maggioranza che dalla restante opposizione.
Relativamente ai cambi d’uso, pur pensando che si debbano offrire nuove opportunità, anche se senza lasciarsi prendere la mano dal facile consenso, riteniamo estremamente errato concedere “tout court” il 50% di cambio d’uso alle aree commerciali ASP1 ed ASP2.
Quanto oggi permesso dall’attuale RUE permetterà il cambio d’uso, anche su singole attività, fino a ben 1.500 mq., rischiando di distruggere sia le piccole attività commerciali esistenti, che un territorio la cui viabilità ed il limitato spazio a parcheggi, è già oggi duramente messo alla prova.
Anche in questo caso l’emendamento PD, teso a fermare il “far west” che si creerà in questo modo, è stato puntualmente bocciato da maggioranza e da opposizione.
Relativamente al giudizio generale sul RUE pensiamo che la via intrapresa oggi, già individuata dalla passata amministrazione altro non sia che il suo prosieguo, ottenuto adeguando il tutto con le nuove opportunità offerte dalle leggi statali e regionali, naturalmente in accordo con la bozza della nuova legge regionale.
Alla fine quindi appare in tutta chiarezza come questo RUE non sia assolutamente il frutto di un’inventiva, di una visione di sviluppo e di una capacità di condurre la città da parte dell’attuale amministrazione che, consapevole invece dei propri evidenti limiti, partorisce un RUINO, in cui ci si adegua pedissequamente al dettato delle leggi nazionali e regionali, vedi ad esempio la partita Condhotel.
Naturalmente, visto come tutto ciò sarebbe apparso evidentissimo agli occhi della città, si maschera il RUINO nascondendolo dietro ad un alone di “grandeur” che, ahinoi, serve solo a gettare fumo negli occhi ad una città ormai stanca di miraggi e false promesse”.