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Riccione. In 5 anni oltre un milione di euro a Radio Deejay

Sabrina Vescovi, capogruppo del Pd in consiglio Comunale, interviene sui costi sostenuti dal Comune di Riccione negli ultimi 5 anni per Radio Deejay.

“Sono state le parole dell’assessore Caldari, che rispondendo piccato al mio rilievo sui costi del 2018 di Radio DeeJay in una intervista del 20 giugno scorso, hanno scatenato la mia curiosità”. 

Aveva scritto infatti Caldari: “Le cifre del Pd sono inventate. Parliamo di 180 mila euro, a cui vanno sommati 50 mila euro per la sicurezza. Altro che mezzo milione”.

“E allora – prosegue Vescovi – con un accesso agli atti ho voluto dare conferma a ciò che era già evidente. Questa città ha bisogno di una grande operazione verità e avrebbe anche bisogno di amministratori più credibili: siamo molto molto lontani dalle cifre che ci ha dato l’assessore, che dimostra di non conoscere adeguatamente l’assessorato che presidia”.

“€1.1186.000 senza mai una gara d’appalto. Affidamenti diretti in procedura negoziata ad Elemedia spa, titolare dei diritti di Radio Deejay, che poi cedeva fino al 2016 i medesimi a San Marino Promotion srl, a cui sono stati pagati tutti gli atti di liquidazione. Negli ultimi due anni gli affidamenti sono diretti a San Marino promotion srl”.

“Radio Deejay è da sempre partner strategico di questa città e ritengo possa anche continuare ad esserlo per una parte della programmazione eventi estiva e natalizia”.

“Ma i numeri ci raccontano anche una cosa importante: l’escalation dei costi a favore di Radio Deejay non si è portata dietro un cartellone di qualità nelle ospitate e nemmeno nei concerti. La Notte Rosa di quest’anno non avrà alcun grande nome. E nemmeno l’anno scorso abbiamo potuto assistere a spettacoli che non fossero quello di Elettra Lamborghini o di giovani in cerca di successo”.

“Sarebbe interessante anche conoscere il costo per “ingaggio artisti” sostenuto da San Marino promotion. Il rilievo su Radio Deejay è dunque molto di più che un rilievo teso alla diatriba politica cittadina”.

“E’ una questione di rapporto fra la qualità della programmazione e il costo sostenuto dai Riccionesi”.

“E’ una questione di trasparenza. Gli importi sono rilevanti. E’ una questione di posizionamento del brand Riccione. A chi ci rivolgiamo se la programmazione artistica è affidata in modo esclusivo e totalizzante ad un network che si rivolge solo ai giovanissimi?”.

“C’è un dibattito da fare intorno alla scelta di delega totale al network sulla direzione artistica degli eventi musicali in città. Tra l’altro con la figura di Simone Bruscia come funzionario ad alta specializzazione nel settore turismo e cultura, sarebbe anche legittimo aspettarsi qualcosa di più e di meglio”.

“Sarebbe bene che Sindaco, assessore e direttore artistico della città, si occupassero della qualità del progetto proposto e potessero confrontare la proposta di Radio Deejay con quella di altre radio e/o altre produzioni o organizzazioni. Anche perché a lungo andare il format si è sgonfiato. E’ sempre il medesimo”.

“I costi per radio Deejay sono quadruplicati negli anni 2016-2018, ma così non è stato per la qualità della programmazione: la città merita di più di Elettra Lamborghini, i Maneskin e Irama”.

“E oltre a questo, ormai come un mantra, è opportuno indagare sul beneficio economico effettivo prodotto a favore della città da questo investimento. Al momento abbiamo misurato l’incremento esponenziale del costo per i riccionesi, chissà se lo stesso incremento lo avranno avuto i passaggi in radio del brand Riccione? Il network,  nel 2016 era al secondo posto per ascolti e oggi è al quarto”.

“Quando era al secondo posto nel 2016, con qualche centinaio di migliaia di ascoltatori in più, il comune di Riccione spendeva quattro volte in meno di oggi!”.

“Misteri dell’etere!!!!”, conclude Sabrina Vescovi.

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