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Riccione, 12 cuccioli di contrabbando dall’Ungheria salvati al casello

Ancora un triste caso di contrabbando di cuccioli, ma questa volta a interromperlo sono intervenuti i Carabinieri del Norm di Rimini assieme ai militari del locale Gruppo Forestale e al personale del nucleo di Polizia Giudiziaria di Rimini di “Fare Ambiente”.

Oggi, all’uscita del casello autostradale di Riccione, l’attenzione delle forze dell’ordine è stata attratta da un carro attrezzi con targa ungherese con tre persone a bordo. Durante il controllo del veicolo, i militari hanno trovato 12 cuccioli di varie razze (maltesi, chihuahua e bulldog francese) in condizioni pietose: erano infatti stati nascosti in un vano ricavato sotto il sedile posteriore, senza acqua, cibo né aria. Avevano dovuto sopportare un viaggio durato almeno 10 ore con caldo elevato e fra le proprie feci.

I cuccioli, ovviamente erano privi di microchip, mentre i tre cittadini ungheresi hanno esibito passaporti falsi e documentazione evidentemente “di copertura”.

Oltre ai tre individui, sono state controllate altre due persone, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti: il sospetto è che fossero i destinatari del traffico.

I dodici cuccioli possono valere sul mercato anche 10 mila euro, anche se nel circuito illegale le cifre scendono. E sono proprio i prezzi bassi ad alimentare un giro di affari che ormai tocca il mezzo miliardo di euro all’anno. D’altra parte, oltre alle inaudite sofferenze per i piccoli animali indifesi, il tutto si risolve spesso in truffa nei confronti di quegli acquirenti che ne sono ignari.

I tre ungheresi sono stati denunciati per i delitti di traffico illecito di animali da compagnia, maltrattamento e falso in certificazioni.

I cuccioli sono stati subito trasportati presso un ambulatorio veterinario per essere curati e visitati, nella speranza di poter subito trovare una più affettuosa e sicura sistemazione.

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