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Ricatto sessuale alla ex con audio, 48enne di Cattolica in carcere

Per vendicarsi della ex compagna che non voleva cedere alle sue voglie ha inviato l’audio di un passato incontro all’attuale partner di lei. Ed è stato solo un episodio del lungo incubo per la donna, terminato solo ieri 25 marzo, quando i Carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del tribunale di Rimini nei confronti di un quarantottenne originario di Catania ma residente a Cattolica, ritenuto responsabile di atti persecutori e violenza sessuale aggravata.

Il provvedimento cautelare giunge al termine di una rapida e minuziosa indagine coordinata dal Procura della Repubblica di Rimini, avviata nel febbraio 2022, quando la donna, non senza disagio e con l’aiuto di uno psicologo, è riuscita a raccontare ai militari la propria condizione di sofferenza.

Fra i due c’era stata in passato una storia, finita  alcuni anni or sono proprio per i ripetuti episodi di violenza e maltrattamento. Il rapporto, però, mai del tutto cessato e alla fine del 2021 c’era stato un ritorno di fiamma, quando dopo le numerose insistenze, la donna aveva ceduto e si era convinta ad incontrare nuovamente il proprio ex, che continuava a professarsi follemente innamorato.

Da quel momento in poi, però, le cose sono solo peggiorate, con la donna continuamente perseguitata e costretta anche a sottostare alle voglie sessuali dell’uomo. Se avesse rifiutato, il 48enne avrebbe inviato ai famigliari della malacapitata l’audio di un loro incontro clandestino avvenuto in una pensione di Misano, registrato a sua insaputa.
Minaccia che poco si è trasformata in realtà, quando l’uomo ha effettivamente trasmesso il file audio all’attuale compagno.

La vittima ha poi raccontato che l’uomo si presentava sistematicamente sul suo posto di lavoro in ristorante della città, con il chiaro intento di intimidirla, fino a procurarle un grave e perdurante stato d’ansia e paura. Costretta a cambiare numero di cellulare, mentre quell’uomo continuava a passare e ripassare in auto davanti al locale dove lavorava, fissandola dal finestrino con aria di sfida.

E’ andata avanti così per oltre un mese durante il quale la donna, esasperata, ha denunciato a più riprese quanto subito, riuscendo anche a documentare i passaggi e gli appostamenti messi in atto dal persecutore.

Denunce e prove che hanno avuto il loro effetto, consetendo ai Carabinieri di monitorare attentamente eventuali condizioni di pericolo ed allo stesso tempo di effettuare specifici servizi e indagini, fino a compilare un’informativa di reato posta all’attenzione del Pubblico Ministero.

Oggi, grazie al tempestivo intervento delle Autorità, l’incubo è finito e l’uomo – trasferito presso la casa circondariale di Rimini – resterà in attesa di svolgere l’interrogatorio di garanzia.

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